Op. “Gotha 1-Pozzo 2”. Confermati 4 ergastoli per 5 omicidi. Sette condanne, un annullamento con rinvio

Quattro ergastoli per cinque omicidi (tutte vittime di lupara bianca tra il 1993 ed il 1997) e sette condanne oltre ad un annullamento di condanna con rinvio per la rideterminazione della pena. La Cassazione ha così sigillato il residuo dell’operazione “Gotha-Pozzo 2”, scattata il 24 giugno 2011 (foto in alto gli imputati)…

Quattro ergastoli e sette condanne oltre ad un annullamento di condanna con rinvio per la rideterminazione della pena. La Cassazione ha così sigillato il residuo dell’operazione “Gotha-Pozzo 2”, scattata il 24 giugno 2011, la prima delle “Gotha” che sono, intanto, arrivate a sette.

Ergastoli confermati a Salvatore Calcò Labruzzo, Enrico Fumia, Carmelo Giambò e Nicola Munafò, accusati di cinque omicidi. Condanne definitive per Zamir Dajcai e Angelo Porcino a 11 anni, per il pentito Santo Gullo a 17 anni e 6 mesi, per Tindaro Calabrese, già a capo del clan dei “Mazzarroti”, a 10 anni, 10 mesi e 3.000 euro di multa, per il collaboratore di giustizia, ed ex capo del clan dei “Mazzarroti” Carmelo Bisognano a 13 anni, per Mariano Foti a 8 anni e 6 mesi+2.200 euro di multa e Giuseppe Isgrò a 12 anni.

Le indagini nell’ambito dell’inchiesta hanno consentito di far venire alla luce un cimitero di mafia tra Basicò, Mazzarrà Sant’Andrea e Tripi. Cinque i corpi ritrovati di altrettante vittime di lupara bianca. Le esecuzioni mafiose erano quelle di Antonino Ballarino (accusato dell’omicidio Carmelo Giambò), Sebastiano Lupica (accusato Salvatore Calcò Labruzzo), Carmelo Barberi Triscari (accusato Calcò Labruzzo), Salvatore Munafò (accusato Enrico Fumia) e Natalino Perdichizzi (accusati Nicola Munafò e Fumia), tutti scomparsi nel nulla fra il 1993 e il 1997 al tempo della faida tra le cosche del barcellonese.

Diversa la posizione di Nicola Cannone: condannato in appello a 12 anni di reclusione, la Suprema Corte ha annullato la sentenza con rinvio alla Corte d’Appello di Reggio Calabria dove dovrà essere rideterminata la pena. Parti civili si sono costituite le famiglie delle vittime e poi i Comuni di Mazzarrà Sant’Andrea, Falcone, Montalbano Elicona e Barcellona Pozzo di Gotto. Parti civili anche l’AIAS (Associazione italiana assistenza spastici) e il suo ex presidente Luigi La Rosa.

         Giuseppe Lazzaro

Edited by, venerdì 20 aprile 2018, ore 10,56. 

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