Salute&Benessere: Le uova fanno aumentare il colesterolo?

Le uova fanno aumentare il colesterolo? Ecco la domanda-dilemma argomento della 57a puntata della rubrica “Salute&Benessere” a cura della dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova…

Ormai è quasi estate e cosa c’è di più piacevole e fresco di una bella insalatona, magari arricchita da qualche uovo? Nonostante sia un alimento pratico e ricco di proprietà benefiche, però, spesso le uova sono bandite dalla nostra alimentazione, o limitate al massimo, per paura che i livelli di colesterolo aumentino. Ebbene è arrivato il momento di sfatare questo falso mito e a ulteriore conferma arriva un recentissimo studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition che smentisce ancora una volta questa falsa credenza. Alcune linee guida nutrizionali raccomandano che i soggetti affetti da diabete di tipo 2 limitino il loro consumo di uova per il pericolo di innalzare i livelli di colesterolo.

Uno studio precedente mirato a valutare il mantenimento del peso in 3 mesi in soggetti che assumevano una dieta ad alto contenuto di uova, 12 o più a settimana, rispetto a una dieta a basso contenuto di uova, meno di 2 a settimana, non ha evidenziato effetti avversi sui fattori di rischio cardiometabolico negli adulti con diabete di tipo 2.

Lo studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition prosegue quello sul mantenimento del peso in 3 mesi pubblicato precedentemente e ha valutato gli effetti di una dieta ad alto contenuto di uova rispetto alle diete a basso contenuto di uova.

Da 3 a 12 mesi la perdita di peso era simile nei due gruppi e non sono emerse significative differenze nel profilo glicemico, lipidico, sullo stato infiammatorio e sui marker’s di stress ossidativo.

Lo studio dimostra quindi che il gruppo che assumeva una dieta ricca di uova non presentava un aumento dei marker’s di rischio cardiometabolico rispetto a coloro che consumavano una dieta a basso contenuto di uova, sfatando per l’ennesima volta uno dei falsi miti sulla scienza della nutrizione che discrimina i grassi a favore dei carboidrati. Altro dato certo è che il colesterolo è una parte del corpo molto importante, poiché è una componente di ogni singola membrana cellulare. Inoltre dal colesterolo derivano ormoni sessuali e surrenali, vitamina D e sali biliari. Dagli studi scientifici emerge chiaramente che il fegato produce più colesterolo quando questo non viene introdotto attraverso il cibo, mentre quando mangiamo cibi ricchi di colesterolo come le uova, il fegato comincia a produrne meno. Mangiare le uova, dunque, non solo non fa aumentare il colesterolo, ma addirittura contribuisce a ridurlo!

Le proprietà benefiche delle uova sono ormai note: esse contengono luteina e zeaxantina, antiossidanti che riducono i rischi di problemi agli occhi, colina, un nutriente essenziale del cervello, proteine ad alto valore biologico che favoriscono l’aumento della massa muscolare e la salute delle ossa e grassi di alta qualità. Studi dimostrano anche che le uova aumentano il senso di sazietà.

Possiamo dunque consumare tranquillamente le uova?

La risposta è assolutamente sì, ma all’interno di una dieta povera di grassi saturi perché questi ultimi si che sono dannosi, specialmente per il nostro sistema cardiovascolare. Inoltre, per un idoneo apporto alimentare di colesterolo si consiglia un consumo giornaliero inferiore ai 300 mg, in base alle linee guida dell’American Heart Association.

Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.

Isabella Salvia

I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.

Edited by, venerdì 8 giugno 2018, ore 19,41.

 

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