Salute&Benessere: Malattie cardiovascolari, diete yo-yo e grassi

A causa della nostra assenza era saltato, la settimana scorsa, l’appuntamento del venerdì con la rubrica “Salute&Benessere”, condotta dalla dottoressa ISABELLA SALVIA (foto in basso), nutrizionista con studio in Torrenova e anche giornalista pubblicista. La d.ssa Salvia torna, puntuale, con un argomento alquanto interessante e da tenere in considerazione: le malattie cardiovascolari, generate anche da una non buona alimentazioni. Analisi e rimedi…

Le patologie che colpiscono il cuore e i vasi sanguigni, indicate con l’acronimo CVD, sono la principale causa di morte nei Paesi sviluppati. E’ stato ampiamente osservato che esiste una correlazione tra alimentazione e rischio di malattie cardiovascolari, tale da indurre gli esperti a concludere che uno stile di vita sano è una delle armi principali di prevenzione.

Un nuovo allarme sui rischi per la salute arriva però da uno studio del Cardiovascular Clinical Research Center di New York, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine e riguarda le cosiddette diete yo-yo. Secondo questi studi, chi ha già avuto problemi cardiovascolari o è in forte sovrappeso deve stare particolarmente attento alle fluttuazioni continue di peso, perché aumentano in modo significativo il rischio di infarto e ictus. Il cambiamento di peso deve essere di almeno 4-5 Kg. Per fluttuazioni più basse non ci sarebbero rischi.

Gli esiti della ricerca, condotti su circa 10.000 persone tra i 35 e i 75 anni, non lasciano dubbi: chi aveva perso e riacquistato peso ciclicamente aveva il 117% di possibilità in più di avere un attacco cardiaco, il 124% in più di morire e il 136% in più di avere un ictus.

I principali fattori di rischio delle malattie cardiovascolari sono comunque suddivisi in modificabili e non modificabili.

Tra i fattori modificabili rientrano: il fumo di sigaretta; la pressione arteriosa (una pressione arteriosa elevata affatica il cuore e accelera la formazione di placche aterosclerotiche sulle pareti delle arterie); il colesterolo totale (se in eccesso aumenta il rischio che si depositi sulle pareti delle arterie); il colesterolo HDL (in cosiddetto “colesterolo buono” che è una lipoproteina ad alta densità utile a rimuovere il colesterolo in eccesso; minore è la sua quantità, maggiore è il rischio cardiovascolare); il diabete (favorisce l’aterosclerosi incrementando il rischio cardiovascolare); il sovrappeso o l’obesità e la sedentarietà.

I fattori non modificabili sono: il sesso maschile (nella donna, tuttavia, il rischio aumenta sensibilmente dopo la menopausa); l’ereditarietà (parenti con eventi cardiovascolari prima dei 60 anni) e l’età (il rischio aumenta progressivamente con il passare degli anni).

Le diete troppo ricche di calorie e di grassi, soprattutto saturi, facilitano la comparsa di obesità, innalzando la colesterolemia e favorendo l’insorgenza di aterosclerosi delle arterie coronarie e di ipertensione arteriosa.

Il Biologo Nutrizionista, in questo caso, raccomanderà un’alimentazione con alimenti ricchi di nutrienti cardioprotettivi che interferiscono con i principali fattori di rischio cardiovascolare, ovvero  il livello di lipidi plasmatici e di lipoproteine, la pressione arteriosa e il sovrappeso.

Ricordo a tutti che eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 3206556820.

       Isabella Salvia

I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (dietologo, biologo nutrizionista o dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da qualsiasi patologia accertata.

Edited by, venerdì 28 luglio 2017, ore 18,19.

 

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