Il reddito di cittadinanza, carta vincente del Movimento 5Stelle alle ultime elezioni politiche, nel tempo diventato quello dei fannulloni e a beneficio di chi non fa niente per tutta la giornata e incassa 800 euro al mese, viene trasformato in lavori di pubblica utilità a San Piero Patti dove la giunta, guidata dal sindaco SALVINO FIORE (foto in alto), da tre giorni obbliga i percettori del reddito a darsi da fare. Unico esempio, sin qui, in provincia di Messina e fra 400 in tutta Italia…
L’Amministrazione Comunale di San Piero Patti, guidata dal sindaco Salvino Fiore, comunica che dal 21 ottobre i primi percettori del reddito di cittadinanza del comune hanno iniziato i lavori di pubblica utilità. Il comune sampietrino è fra i primi in Sicilia e in Italia ad avviare tali progetti. Si pensi che su 8.000 comuni in Italia sono solo circa 400 quelli che si sono attivati con i Progetti di Utilità Collettiva. Lo scorso 18 agosto la giunta comunale aveva approvato lo schema relativo alle “Modalità attuative Reddito di cittadinanza – Approvazione Progetti Utilità collettiva PUC – Decreto Ministero Lavoro e Politiche Sociali”.
Nell’ambito dei Patti per il lavoro e/o per l’inclusione sociale, i beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a svolgere Progetti Utili alla collettività (PUC) nel comune di residenza per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16. Per quanto riguarda il Comune di San Piero Patti i progetti attivati dalla giunta sono:
Riordino e inventariazione dell’archivio comunale;
Riqualifichiamo San Piero Patti;
Tutti in biblioteca;
Tradizioni e promozione del territorio;
Valorizziamo e riorganizziamo le risorse esistenti;
Trasporto vigile.
g.l.
Edited by, sabato 24 ottobre 2020, ore 11,17.