Brolo: Favoreggiamento della prostituzione. Condanne rideterminate per Baratta e la madre

La Corte d’Appello di Messina ha rideterminato le pene inflitte dal Gup del Tribunale di Patti in primo grado con il rito abbreviato, per GIUSEPPE SAVERIO BARATTA (foto in alto) e la madre MARIA ROSA PINTAUDI, entrambi di Brolo. In primo grado c’era stata la riqualificazione da sfruttamento a favoreggiamento per un giro di prostituzione risalente al 2020 e al 2021. Il servizio…

La Corte d’Appello di Messina (presidente Antonino Giacobello) ha rideterminato le pene inflitte dal Gup del Tribunale di Patti in primo grado con il rito abbreviato, in parziale accoglimento dei motivi di appello proposti dagli imputati.

La vicenda, risalente al 2020 e al 2021, vedeva imputati Giuseppe Saverio Baratta, di Brolo e la madre Maria Rosa Pintaudi, giudicati in abbreviato condizionato, unitamente a Massimo Iannò, sempre di Brolo, giudicato in ordinario ed ancora in corso di giudizio. Già in primo grado i fatti erano stati riqualificati nell’ipotesi di favoreggiamento della prostituzione rispetto alla più grave ipotesi inizialmente contestata di sfruttamento.

La Corte d’Appello ha rideterminato le pene a 3 anni, 8 mesi di reclusione e una multa di 3.600 euro per Giuseppe Saverio Baratta e a 1 anno e 4 mesi di reclusione e 1.000 euro di multa per Maria Rosa Pintaudi. Inoltre, per il Baratta, è stata revocata l’interdizione legale e sostituita l’interdizione perpetua dai pubblici uffici con quella della durata di cinque anni. In attesa delle motivazioni che verranno rese nei prossimi novanta giorni, viene preannunciato ricorso per Cassazione. Ha difeso gli imputati l’avvocato Decimo Lo Presti.

             Giuseppe Lazzaro

Edited by, lunedì 20 novembre 2023, ore 11,55. 

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