La tragica scomparsa di Antonio Araca: Frazzanò e Longi, due comunità in lutto

E’ una tragedia che accomuna due comunità oggi in lutto, Longi e Frazzanò, quella accaduta sabato sera e scoperta ieri mattina: la scomparsa, a seguito di un incidente stradale autonomo, dell’operaio forestale di Longi di 54 anni ANTONIO ARACA. La ricostruzione di quanto avvenuto nel servizio (foto in alto e in basso il luogo dove si è verificato il sinistro e la profonda scarpata dove l’auto è precipitata, ieri coperta dalla nebbia)…

Giuseppe Lazzaro, da Gazzetta del Sud

E’ una tragedia che accomuna due comunità, Frazzanò e Longi, divise da poco meno di 7 chilometri, quella accaduta sabato notte ma scoperta solo ieri mattina, lungo la Strada Provinciale 155 che collega, da Rocca di Capri Leone, diversi comuni dei Nebrodi. In località Passo Zita, in territorio di Frazzanò, in un burrone e a bordo della propria auto, accartocciata tra le lamiere, è stato ritrovato privo di vita Antonio Araca, 54 anni, di Longi, operaio forestale, vittima di un incidente stradale quasi sicuramente autonomo. Tutto parte da sabato sera quando l’uomo, che non era sposato e viveva in famiglia, si era recato verso la zona della marina per incontrare alcuni amici. Quindi il rientro a casa ed è qui che la tragedia si è consumata. Tre chilometri dopo Frazzanò, salendo verso Longi, in prossimità di una curva, per cause ancora in corso di accertamento, la Fiat Punto condotta dall’operaio ha perso aderenza sulla strada, forse anche per l’umidità dopo una giornata di caldo sciroccoso e, finendo sull’altra corsia, ha sbandato finendo nel burrone sottostante profondo da sessanta a settanta metri, in una zona isolata e dove nessuno poteva accorgersi di quanto successo, se non qualche automobilista in transito ma non è successo. Domenica mattina, non vedendolo rientrare, i familiari ne hanno denunciato la scomparsa alla Stazione dei carabinieri di Longi e sono state avviate le ricerche andate avanti per tutta la giornata di domenica ma senza esito. Nel frattempo, oltre ai militari dell’Arma delle Stazioni di Longi, Mirto e della Compagnia di Sant’Agata Militello, al comando del capitano Francesco Giorgianni, si univano le squadre della Protezione civile e gli agenti della guardia forestale. Le ricerche sono riprese alle 6 di ieri mattina e, un paio di ore dopo, malgrado la nebbia presente in zona, proprio la Protezione civile ha individuato un’auto in fondo ad un burrone. Sono stati allertati i vigili del fuoco provenienti dal distaccamento di Sant’Agata Militello e sono iniziate le lunghe e laboriose operazioni di recupero, molto delicate visto il luogo impervio e scosceso. Il cadavere dell’operaio era racchiuso davanti al volante e di quel che restava della vettura, secondo una prima ispezione cadaverica l’uomo è morto sul colpo e non ha potuto avere neanche il tempo di lanciare l’allarme con il telefonino. Nel contempo sono iniziate le operazioni per il recupero dei rottami della vettura da parte dei mezzi dei soccorsi stradali arrivati sul posto insieme a due ambulanze del 118. Una morte orribile e ieri mattina davanti al muro che guarda verso il burrone, si sono radunate tante persone, chi di Frazzanò e chi di Longi. “Antonio era una bravissima persona – dice uno di loro, ex calciatore della locale squadra -. Era un mio grande amico, lavoratore, rispettoso. Una morte assurda e un amico che ci mancherà”. Sul posto è giunto anche il sindaco di Longi Antonino Fabio mentre i vigili urbani regolavano il traffico. Quanto accaduto a Frazzanò è il primo incidente mortale del 2023 nei Nebrodi e la dinamica del sinistro ricorda quella avvenuta nel settembre 1997 quando, in circostanze più o meno simili, perse la vita Tanino Zingales, giovane dipendente comunale e calciatore di Longi, al quale oggi è dedicato il campo sportivo.

Edited by, martedì 28 febbraio 2023, ore 10,07. 

 

 

(Visited 638 times, 1 visits today)