Op. “Gamma Interferon”: Altre assoluzioni e riduzioni di pena in appello, quasi come una bolla di sapone

Ancora una forte scrematura all’impianto accusatorio scaturito dall’operazione “GAMMA INTERFERON”, scattata nel dicembre 2016 (foto in alto una fase), condotta dalla polizia del Commissariato di Sant’Agata Militello, sempre più come una bolla di sapone. Infatti, dopo le numerose assoluzioni del primo grado e neanche appellate dalla Procura (vedere servizio postato in archivio, sul link Cronaca, il 20 luglio 2023 ndr), adesso la Corte d’Appello di Messina ha disposto l’assoluzione da alcuni capi di imputazione e la rideterminazione in diminuzione delle pene per i pochi imputati rimasti. Il servizio sul link Cronaca…

GIUSEPPE LAZZARO

Ancora una forte scrematura all’impianto accusatorio scaturito dall’operazione “Gamma Interferon”, scattata nel dicembre 2016, condotta dalla polizia del Commissariato di Sant’Agata Militello, sempre più come una bolla di sapone. Infatti, dopo le numerose assoluzioni del primo grado e neanche appellate dalla Procura (vedere servizio postato in archivio, sul link Cronaca, il 20 luglio 2023 ndr), adesso la Corte d’Appello di Messina ha disposto l’assoluzione da alcuni capi di imputazione e la rideterminazione in diminuzione delle pene per i pochi imputati rimasti.

La Prima sezione penale della Corte d’Appello di Messina (presidente Francesco Carmelo Tripodi) ha parzialmente riformato la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Patti il 19 luglio 2023 decretando 7 condanne. Per un capo di imputazione assolto perché il fatto non sussiste Biagio Salvatore Borgia, di Militello Rosmarino e rideterminata la pena da 4 anni e 3 mesi a tre anni di reclusione.

Assolti perché il fatto non sussiste anche Nicolino Gioitta, Salvatore Artino Inferno e Carmelo Gioitta, tutti di Alcara Li Fusi, per un capo di imputazione e Nicolino Gioitta anche per un altro capo di imputazione, riducendo così la pena nei confronti di quest’ultimo da 4 anni e 6 mesi a 2 anni e 2 mesi di reclusione e la multa irrogata in primo grado da 2.500 ad 800 euro.

Assolti da un capo di imputazione Antonino Calcò e Sebastiano Conti Mammamica, da due capi di imputazione perché il fatto non sussiste.

Rideterminata la pena a carico di Giovanni Girbino al quale sono state concesse le attenuanti generiche con riduzione della pena da 2 anni e 6 mesi ad 1 anno e 4 mesi, concedendo anche la sospensione condizionale della pena e la riduzione della multa da 2.500 a 800 euro. Assolti Salvatore Musarra e Tindaro Giacomo Agostino Ninone rispettivamente per un capo di imputazione ciascuno perché il fatto non sussiste. Lo Corte d’Appello ha confermato la domanda delle parti civili esclusivamente nei confronti di Biagio Salvatore Borgia, condannato al pagamento delle spese di costituzione di parte civile determinate in 900 euro, oltre Iva e CPA sempre tenendo presente che le parti possono ricorrere in Cassazione dopo il deposito delle motivazioni della sentenza d’appello.

L’OPERAZIONE

L’operazione “Gamma Interferon” scattò il 14 dicembre 2016 e, sotto il coordinamento della Procura di Patti, fu condotta dalla polizia del Commissariato di Sant’Agata Militello, al tempo guidato dal dirigente Daniele Manganaro e dalla Squadra Mobile di Messina. L’inchiesta riguardava una presunta filiera parallela e illegale di produzione di carni nel comprensorio nebroideo in cui sarebbero stati coinvolti allevatori locali, macellai e medici veterinari, in servizio all’ASP di Sant’Agata Militello. I reati ipotizzati, a vario titolo, erano associazione a delinquere, abigeato, maltrattamenti di animali, macellazioni clandestine e false certificazioni nei controlli degli animali. Furono una cinquantina le persone indagate, con 33 misure cautelari eseguite, 41 furono rinviate a giudizio per oltre 120 di capi di imputazione: numeri, oggi, completamente diversi davanti alle sentenze di primo e secondo grado.

Edited by, venerdì 8 novembre 2024, ore 14,25. 

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