Op. “Nemesi”: Omicidi e sparizioni nel barcellonese. Due condannati all’ergastolo e un assolto

Nell’ambito di una tranche del processo relativo all’operazione “NEMESI”, scattata nel gennaio 2016 e coordinata dalla DDA di Messina, la Corte d’Assise della città dello Stretto ha condannato all’ergastolo GIOVANNI RAO e ANTONINO CALDERONE, detto “Caiella” e assolto STEFANO OTERI. I tre erano imputati per due omicidi e un caso di lupara bianca…

La Corte d’Assise di Messina (presidente Massimiliano Micali, a latere Giuseppe Miraglia) ha disposto due condanne all’ergastolo ed una assoluzione nel processo scaturito dall’operazione “Nemesi”, coordinata dalla DDA di Messina e condotta dai carabinieri nel gennaio 2019. L’inchiesta si concentrò su quattro omicidi commessi nel barcellonese tra il 1997 e il 2001.

Assolto “per non avere commesso il fatto” Sebastiano Puliafito, accusato dell’omicidio di Stefano Oteri, avvenuto a Milazzo il 27 giugno 1998. E’ stato difeso dall’avvocato Pinuccio Calabrò. Condanna all’ergastolo, invece, per Giovanni Rao, 60 anni, di Castroreale e ritenuto uno dei capi delle cosche del barcellonese e per Antonino Calderone, 46 anni, detto “Caiella”, macellaio. Rao è stato ritenuto mandante dell’omicidio di Mimmo Tramontana, avvenuto la notte fra il 4 e il 5 giugno 2001 in contrada Calderà, lungo la litoranea tra Milazzo e Barcellona. La vittima viaggiava a bordo dalla sua auto, una Audi TT, quando fu raggiunta da una gragnuola di colpi d’arma da fuoco. Calderone è stato accusato invece dell’omicidio di Santi Bonomo, la cui sparizione risale al 12 dicembre 1997. Da quel giorno non si ebbero più notizie dell’uomo, vittima di lupara bianca. Secondo le rivelazioni dei collaboratori di giustizia, sarebbe stato ucciso con colpi d’arma da fuoco alla testa e poi il suo corpo fu fatto sparire.

           Giuseppe Lazzaro

Edited by, sabato 4 settembre 2021, ore 12,31. 

 

 

 

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