Il Tribunale del Riesame di Messina ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per il 26enne di Patti accusato di incendio doloso al “Sushi bar” alla Marina (foto in alto), avvenuto nella notte fra il Giovedì e il Venerdì Santo. Il giovane, difeso dall’avvocato MARCELLA MERLO, torna in libertà dopo tre settimane. Il servizio…
Il Tribunale del Riesame di Messina (presidente Massimiliano Micale), in merito al ricorso presentato dall’avvocato Marcella Merlo, nell’interesse di un 26enne di Patti, accusato di incendio doloso e sottoposto alla misura restrittiva degli arresti domiciliari, ha disposto l’annullamento della predetta ordinanza e l’immediata liberazione dell’indagato.
Nella notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo, all’anti vigilia di Pasqua, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Patti, unitamente ai militari delle Stazioni di Patti e San Piero Patti, avevano arrestato, in flagranza di reato, un 26enne del luogo, già noto alle forze dell’ordine, per danneggiamento seguito da incendio, aggravato. I carabinieri, allertati da una telefonata pervenuta all’utenza telefonica d’emergenza “112 NUE”, erano intervenuti presso il “Sushi bar”, sul lungomare Filippo Zuccarello a Patti Marina, dove poco prima si era sviluppato un incendio che aveva causato ingenti danni alla struttura e, soltanto grazie al pronto intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Patti che riuscivano a spegnere le fiamme prima che si propagassero all’interno dell’esercizio commerciale, dove vi erano, tra l’altro, alcune bombole di gas, non provocava ulteriori conseguenze. I preliminari accertamenti effettuati dai militari dell’Arma avevano evidenziato che l’indagato, nella serata precedente, mentre era alla guida di un ciclomotore, rimaneva coinvolto in un sinistro stradale autonomo causando danni al locale in argomento e, pertanto, il proprietario dell’esercizio pubblico avanzava all’uomo una richiesta di risarcimento. Il giovane, indispettito da tale richiesta, la notte successiva, cioè quella tra giovedì e venerdì della Settimana Santa, avrebbe appiccato il fuoco in due punti diversi della struttura commerciale. L’immediata acquisizione delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona e le dichiarazioni testimoniali rese dalla vittima avevano permesso ai militari dell’Arma di identificare il giovane e, dopo aver perquisito il suo domicilio, i carabinieri rinvennero alcuni indumenti probabilmente indossati dall’arrestato nel momento della commissione del reato e recuperato anche una tanica di benzina, verosimilmente usata per appiccare l’incendio. Il 26enne era stato pertanto arrestato per danneggiamento seguito da incendio aggravato e, su disposizione della Procura di Patti, sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria dimora. Adesso la scarcerazione.
Giuseppe Lazzaro
Edited by, sabato 29 aprile 2023, ore 15,30.