Il Gup del Tribunale di Patti UGO DOMENICO MOLONIA, con il rito abbreviato, ha condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione il maestro FRANCESCO ZINGALES, 66 anni, titolare della palestra Sporting Island a Sant’Agata Militello, accusato di violenza sessuale aggravata per avere palpeggiato, con il pretesto di eseguire un massaggio decontratturante, una cliente di 21 anni della stessa palestra. Il maestro venne arrestato dalla polizia il 12 dicembre dello scorso anno. Il servizio…
GIUSEPPE LAZZARO
Il Gup del Tribunale di Patti Ugo Domenico Molonia, con il rito abbreviato, ha condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione il maestro Francesco Zingales, 66 anni, titolare della palestra Sporting Island a Sant’Agata Militello, accusato di violenza sessuale aggravata per avere palpeggiato, con il pretesto di eseguire un massaggio decontratturante, una cliente di 21 anni della stessa palestra. Il giudice ha inoltre disposto il risarcimento dei danni subiti dalla parte offesa e dai suoi familiari, costituiti parte civile e rappresentati dell’avvocato Ferdinando Dante, del foro di Barcellona Pozzo di Gotto, da liquidarsi in separata sede previo pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva per 36.000 euro complessivi, oltre le spese del giudizio. A carico dell’imputato anche l’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici e la sospensione per 3 anni dallo svolgimento a qualunque titolo dell’attività di massaggiatore, per la quale tra le imputazioni figurava anche l’esercizio abusivo della professione.
LA VICENDA
All’alba del 12 dicembre 2024 gli agenti di polizia del Commissariato di Sant’Agata Militello diedero esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Patti, Eugenio Aliquò, su richiesta della Procura di Patti, nei confronti del maestro Francesco Zingales con l’accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di una ragazza di 21 anni che frequentava la palestra, la Sporting Island e, allo stesso, venne contestato anche il reato di esercizio abusivo della professione di massaggiatore fisioterapista.
La giovane donna, nel mese di novembre, aveva presentato denuncia- querela presso il Commissariato di polizia di Sant’Agata Militello sostenendo di avere subito pesanti atti sessuali dal gestore di quella palestra che, fra l’altro, si professava massaggiatore-fisioterapista. La ragazza riferiva di avere accusato un dolore al braccio sinistro a seguito di un allenamento in palestra e di aver comunicato la situazione al maestro che la informava poi di avere riportato con tutta probabilità una contrattura e le proponeva di effettuare dei massaggi nella zona cervicale, alla spalla ed ai glutei, da eseguirsi nell’apposita sala massaggi della palestra. Una volta rimasti soli nella sala massaggi l’imputato, secondo l’accusa, dopo avere chiuso la porta a chiave, avrebbe fatto spogliare la ragazza e l’avrebbe fatta distendere sul lettino, invece di eseguire dei normali massaggi decontratturanti nelle zone specificatamente indicate come doloranti dalla donna, avrebbe effettuato ripetuti ed insistenti palpeggiamenti nelle parti intime, approfittando della comprensibile sorpresa della giovane e della sua inesperienza, in ogni caso senza fornire alcuna spiegazione e senza acquisire in alcun modo il suo consenso. La 21enne, esterrefatta dall’anomala condotta del Zingales, non sarebbe stata in grado di reagire immediatamente e, solo dopo qualche giorno, anche confortata dai familiari, decise di incontrare nuovamente il maestro, anche al fine di chiedergli spiegazioni sul comportamento tenuto; nell’occasione la ragazza aveva usato l’accortezza di registrarne le dichiarazioni, ovviamente ad insaputa dell’uomo. Dall’ascolto della registrazione, acquisita al procedimento, emergeva come il massaggio fosse stato realmente praticato con modalità del tutto anomale, in zone completamente diverse da quelle effettivamente indicate come doloranti dalla ragazza; l’imputato, fra l’altro, ammetteva espressamente di aver “sbagliato” nel non averla avvisata preventivamente sul particolare tipo di massaggi effettuati, di “essersi dimenticato” di trattare la zona (braccio sinistro e spalla) che gli era stata specificatamente segnalata come dolorante e di “essere stato poco professionale”. All’esito delle attività investigative espletate dal Commissariato di Sant’Agata di Militello, consistite in assunzioni della persona offesa e di numerosi altri testimoni, il Gip, emise una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico a carico del maestro Zingales.
Edited by, sabato 21 giugno 2025, ore 10,58.