Hanno votato solo sindaci e consiglieri comunali domenica scorsa in Sicilia per le elezioni provinciali, divise tra Liberi consorzi e Città Metropolitane. In questo primo servizio l’esito del voto per i Liberi consorzi che coinvolgeva sei province ad eccezione di Palermo, Catania e Messina, le uniche Città Metropolitane e con i presidenti che saranno i tre sindaci in carica. Foto in alto i sei presidenti, da sx a dx a scendere: GIUSEPPE PENDOLINO (Agrigento); WALTER TESAURO (Caltanissetta); SALVATORE QUINCI (Trapani); PIERO CAPIZZI (Enna); MICHELANGELO GIANSIRACUSA (Siracusa); MARIA RITA SCHEMBARI (Ragusa). Il servizio sul link Sicilia News…
Il voto delle elezioni provinciali in Sicilia, tra Liberi consorzi e Città metropolitane chiamate alle urne, dà un verdetto tutto sommato in equilibrio. Il centrodestra vince a Ragusa con l’elezione di Maria Rita Schembari, sindaco di Comiso, sostenuta da tutta la coalizione, ad esclusione della Democrazia Cristiana e a Siracusa con Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla e dirigente di Azione sostenuto sostenuto dall’Mpa, dalla Dc, dalla Lega e dal deputato regionale Carlo Auteri, fuoriuscito da Fratelli d’Italia. Forza Italia e FdI avevano invitato all’astensione.
A Caltanissetta, dove si è partiti in ritardo perché al seggio è stata trovata una scheda in più rispetto ai votanti, alla fine ha vinto Walter Tesauro, sindaco di Caltanissetta, sostenuto da Forza Italia. Il centrodestra aveva puntato sul sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, i progressisti sul sindaco di Gela Terenziano Di Stefano.
Il centrosinistra vince inaspettatamente ad Enna con Piero Capizzi, sindaco di Calascibetta, che avrebbe ottenuto voti trasversali da autonomisti e Forza Italia, e a Trapani con Salvatore Quinci, sindaco di Mazara del Vallo, sostenuto da un progetto civico con Partito Democratico. Movimento 5 Stelle, Italia Viva e Contro Corrente, il movimento creato dal deputato regionale Ismaele Lavardera.
Più complicata la situazione di Agrigento dove in realtà non ci sarebbero né vincitori né vinti, visto che il nuovo presidente Giuseppe Pendolino era appoggiato da Forza Italia, dagli autonomisti di Grande Sicilia ma anche da pezzi del campo progressista.
Adesso i veri equilibri di coalizione si peseranno nei nuovi consigli provinciali, compresi quelli delle tre Città metropolitane che, per legge, avranno come presidenti i sindaci di Palermo, Catania e Messina, rispettivamente Roberto Lagalla, Enrico Trantino e Federico Basile.
g.l.
Edited by, martedì 29 aprile 2025, ore 9,03.