Speciale Elezioni 10, Sinagra: Il trionfo-bis di Nino Musca. Tra gli ex alleati clamorose esclusioni, Giglia deluso

Alla fine la battaglia di SINAGRA ha avuto un solo vincitore: il prof. ANTONINO MUSCA, ingegnere (foto in alto esulta con i sostenitori e abbraccia l’eletto consigliere MICHELE ORIFICI). Non solo è stato riconfermato sindaco senza discussioni ma quasi tutti gli ex alleati che lo hanno abbandonato neanche sono stati eletti in consiglio. Al secondo posto, ma deluso, EMANUELE GIGLIA, che pensava di svoltare a sinistra ma ha sbattuto contro un muro. Staccato CARMELO RIZZO che ha pagato il dazio di una lista poco adeguata, come voti, alla contesa. Servizio, voti, eletti…

GIUSEPPE LAZZARO

Il sindaco uscente Nino Musca con 669 voti e la lista ” Fortemente Sinagra”, alla quale sono andati 660 voti, è stato riconfermato alla guida del comune nebroideo per i prossimi cinque anni battendo i candidati avversari Emanuele Giglia con 592 voti e che in minoranza al consiglio e Carmelo Rizzo con 473 voti, rispettivamente a capo delle liste “Noi per Sinagra” ( 561 voti) e “Presenti per Sinagra” (492 voti). A caldo il riconfermato sindaco ha detto:” Da domani la nuova squadra lavorerà coesa per Sinagra e sarà, come sempre, al servizio dei sinagresi, non ci saranno più divisioni”. “Insomma un’era nuova seppure nella continuità necessaria a raccogliere i frutti del lavoro fin’ora svolto – commenta il giornalista Enzo Caputo -. Questi, caso mai, potevano riguardare lo scarto rispetto alle altre liste, se di misura o meno. Intanto la campagna elettorale era stata serena, con gli oratori, segnale positivo e inconsueto, che avevano fatto sportivamente, gli auguri agli avversari. L’oratoria del neo primo cittadino inoltre l’aveva fatta da padrone infiammando la piazza forte anche delle cifre “realizzate” nel corso del mandato avuto nel 2017”.

Gli assessori designati e che vanno in giunta sono gli uscenti Simone Bonfiglio, Guglielmo Lacava e Marzia Rita Mancuso e manca un pezzo.

Grande delusione, malgrado la conquistata minoranza, per Emanuele Giglia. Il sorteggio favorevole, che lo ha posto all’ultimo comizio a conclusione della campagna elettorale venerdì sera, lo ha portato ad annunciare che “il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci tanto non verrà rieletto a novembre” e accusando Musca di avere, come “sponsor” politico, il governatore siciliano catanese. E poi Giglia ha uscito fuori la solita storia della foto che, nella sua fallimentare campagna delle regionali passate, lo aveva visto insieme all’allora e attuale ministro del Lavoro Andrea Orlando: forse è l’unico cimelio della storia politica di Giglia che ossequiava un ministro del Pd che, allora e adesso, nulla ha fatto per la Sicilia proprio in termini di lavoro. Giglia, comunque molto pacato, sognava una svolta a sinistra per Sinagra, senza tradire la sua origine comunista (proprio come Orlando, basta leggere la scheda su Wikipedia) ma ha finito per sbattere contro un muro. Ancora peggio è finita agli ex alleati, sino a sette mesi fa, del prof. Musca e che lo hanno lasciato, che neanche sono stati eletti in consiglio ad eccezione della presidentessa uscente del consiglio Lidia Gaudio. Fuori, clamorosamente, Cono Alessandro Costantino, fuori Vincenzo Naciti e fuori l’ex assessore Giovanni Bucale che, venerdì sera, prima di Giglia, sul palco aveva concluso la campagna elettorale con accuse fortissime contro il sindaco rieletto, facendo capire che fosse quasi una questione personale. Ecco il significato doppio della vittoria di Musca. Nella nuova maggioranza vanno tutti i favoriti praticamente e ci sarà tempo per un paio di surroghe (solo Simone Bonfiglio, assessore, non era candidato). Belle affermazioni per Concetta Ioppolo, figlia dell’ex sindaco Enzo e il geologo di livello nazionale Michele Orifici.

Resta in fondo Carmelo Rizzo, come avvenne già nel 2012, allora con quattro candidati a sindaco. La sua campagna elettorale, tra e per la gente e molto appassionata, si è scontrata forse con una lista poco attrezzata alla battaglia, in termini di voti. Tra di loro da segnalare però un candidato interessante e che sul palco è stato tra i migliori in assoluto: Mario Maniaci, originario di Mistretta, già residente a San Giorgio di Gioiosa Marea e sinagrese acquisito da alcuni anni. Infine a Sinagra hanno votato 1777 elettori su 2966 aventi diritto: appena il 59,91% e in molti, quindi, si sono astenuti. Voti ed eletti.

Foto in alto da sx i tre candidati a sindaco: Carmelo Rizzo, Antonino Musca, Emanuele Giglia

Candidato sindaco: Emanuele Giglia, 592 voti (34,10%) – ELETTO IN CONSIGLIO

Lista “Noi per Sinagra”

Candidati e voti

BUCALE Giovanni 96

CAMINITI Giuseppe 123

CIMINATA Ilenia 103

COSTANTINO Cono Alessandro 89

DE PRISCO Giuseppina 17

GAUDIO Lidia 132 ELETTA

GIAIMO Daniela 52

NACITI Vincenzo detto Enzo 114

ORIFICI Valeria 142 ELETTA

RUSSO BATTAGLIOLO Salvatore 45

Candidato sindaco: Antonino Musca detto Nino, 669 voti (38,37%)

Lista “Fortemente Sinagra”

Candidati e voti

Agnello Leo 97 ELETTO

Faranda Angelina detta Angela 98 ELETTA

Ioppolo Concetta 195 ELETTA

Lacava Guglielmo 201 ELETTO

Mancuso Marzia Rita 167 ELETTA

Mola Antonino detto Nino 85 ELETTO

Natalotto Antonino detto Nino 51

Orifici Michele 141 ELETTO

Ratto Francesca 33

Russo Antonella 61

Candidato sindaco: Carmelo Rizzo, 478 voti (27,52%)

Lista “Presenti per Sinagra”

Candidati e voti

Gabriela Faranda detta Gabriella 176

Renè Domenico Faranda 105

Gioele Antonino Fasolo 52

Ferdinando Galluzzo 25

Daniele Gregorio 47

Mario Maniaci 102

Patrizia Ricciardello 47

Alessio Rosetta 84

Michela Sinagra 98

Maria Carmela Valuri 79

Edited by, martedì 14 giugno 2022, ore 18,27. 

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