Tre imprenditori dei Nebrodi sono sotto inchiesta: beni e conti bloccati per 110.000 euro. L’operazione della DIA, coordinata dalla Procura europea, ha fatto emergere l’uso di contratti di pascolo ritenuti falsi per ottenere fondi comunitari destinati al settore agro-pastorale. Il servizio…
GIUSEPPE LAZZARO
La Dia di Messina ha eseguito un sequestro preventivo per un valore complessivo di 110.000 euro nei confronti di tre imprenditori della zona nebroidea, indagati per indebita percezione di erogazioni pubbliche e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Il provvedimento, disposto dal Gip del Tribunale di Messina, scaturisce da un’inchiesta condotta dalla sezione operativa DIA di Messina tra dicembre 2023 e agosto 2024, sotto il coordinamento dei Procuratori europei delegati Calogero Ferrara e Amelia Luise dell’European Public Prosecutor’s Office di Palermo.
Secondo quanto emerso, i tre indagati avrebbero presentato istanze all’AGEA (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) utilizzando contratti di locazione di terreni destinati al pascolo ritenuti falsi, al fine di ottenere aiuti comunitari destinati allo sviluppo agro-pastorale tra il 2014 e il 2024. L’analisi della documentazione, insieme alla verifica dei rapporti finanziari, ha permesso di accertare un indebito conseguimento di fondi per circa 110.000 euro. Il sequestro ha riguardato le somme disponibili sui conti correnti riconducibili agli indagati e, per la parte residua, beni di valore equivalente fino al raggiungimento dell’importo contestato. Contestualmente, ai tre imprenditori sono state notificate le informazioni sul diritto di difesa.
Edited by, venerdì 3 ottobre 2025, ore 10,35.