Come già riportato l’attuale assessore al comune di Sant’Agata Militello DOMENICO BARBUZZA per la seconda volta è stato nominato presidente del Parco dei Nebrodi. Di fatto l’insediamento ancora deve avvenire ma arriva una interrogazione all’Ars del deputato regionale del Gruppo Misto ISMAELE LA VARDERA (foto in alto), ex inviato da “Le Iene”, che chiede al governatore siciliano RENATO SCHIFANI se Barbuzza abbia i requisiti per assolvere l’incarico. Il servizio con l’interrogazione integrale…
Interrogazione (Risposta orale)
Titolo: Notizie e urgenti interventi in merito alla nomina del dott. Domenico Barbuzza alla presidenza del Parco dei Nebrodi, in presunta violazione dell’art. 9-bis della L.R. 98-1981.
Il neo presidente del Parco Domenico Barbuzza
Al Presidente della Regione siciliana.
All’Assessore Regionale per il territorio e l’ambiente.
Premesso che:
La presidenza del Parco dei Nebrodi è incarico di rilievo pubblico, soggetto a requisiti precisi e tassativi previsti dalla legge regionale n. 98 del 6 maggio 1981, art. 9-bis, il quale dispone che i presidenti degli enti parco siano scelti tra “persone particolarmente distinte nella salvaguardia dell’ambiente” e “in possesso di titoli culturali o professionali adeguati”;
il dott. Domenico Barbuzza è stato nominato per la seconda volta presidente del Parco dei Nebrodi, a seguito di un precedente tentativo di nomina andato a vuoto per la forte opposizione politica, istituzionale e mediatica, motivata dalla manifesta carenza dei requisiti previsti per legge;
la seconda nomina, portata a termine grazie a un incarico conferitogli presso il gabinetto dell’Assessore alle Autonomie Locali, ha permesso di eludere il passaggio della proposta di nomina attraverso la I Commissione dell’ARS, benché la sostanza del profilo non risultasse mutata;
la delibera di Giunta Regionale che ha approvato la nomina non appare fondata su un curriculum coerente con quanto richiesto dalla norma in vigore: né risultano atti, pubblicazioni, incarichi o esperienze qualificanti nel campo della tutela ambientale, né sono presenti titoli accademici o professionali in ambito ambientale, naturalistico, forestale od affini;
sulla questione esiste una consolidata giurisprudenza, tra cui la sentenza del TAR Campania n. 2803/2006, che ha stabilito che i requisiti richiesti per tali nomine devono essere sostanziali e non meramente formali, e devono corrispondere a un’effettiva distinzione nel campo della salvaguardia ambientale.
Considerato che:
L’attuale governo regionale e, in particolare, il presidente Schifani, ha più volte invocato il principio della competenza come criterio guida per le nomine pubbliche, come nel noto caso della nomina del commissario dell’Autorità Portuale di Palermo, dove si è insistito sulla carenza di requisiti al momento della nomina nonostante l’esperienza maturata successivamente;
tale atteggiamento appare contraddittorio se rapportato alla mancata sospensione della nomina di Barbuzza, dove invece si tende a giustificare la carenza originaria di requisiti con l’esperienza maturata durante il primo incarico, disattendendo un principio affermato dallo stesso presidente in altri contesti.
Per sapere:
Se ritengano che il dott. Domenico Barbuzza fosse in possesso dei requisiti richiesti dall’art. 9-bis della L.R. 98/1981 al momento della nomina, in particolare una “particolare distinzione” nella tutela ambientale e titoli professionali/culturali “adeguati”;
se, in sede di valutazione della nomina, siano stati acquisiti pareri giuridici o amministrativi a supporto della legittimità dell’atto, e se tali documenti siano disponibili per la consultazione da parte dei deputati dell’ARS;
se ritengano coerente con la linea istituzionale del governo regionale, e con la battaglia per la competenza e la trasparenza nelle nomine pubbliche, il mantenimento della nomina in oggetto nonostante le presunte criticità evidenziate;
se, alla luce delle evidenze giurisprudenziali e delle precedenti pronunce in materia di requisiti per incarichi analoghi, non ritengano opportuno sospendere la nomina in autotutela, nelle more di un accertamento più approfondito da parte delle autorità competenti;
se abbiano verificato le attività svolte dal Parco dei Nebrodi durante la precedente gestione Barbuzza e se esistano indicatori di performance, progettazione ambientale, tutela del territorio o promozione culturale che ne giustifichino la riconferma.
Interrogazione parlamentare del deputato regionale all’Ars Ismaele La Vardera
Edited by, lunedì 6 ottobre 2025, ore 11,26.