
Gli agenti della Polizia di Stato del locale Commissariato a Patti (foto in alto) hanno proceduto all’esecuzione dell’ordinanza di aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari, sostituita con la misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Patti EUGENIO ALIQUO’, nei confronti di un uomo srilankese che avrebbe manomesso il braccialetto elettronico al quale era sottoposto con l’accusa di atti persecutori. Il servizio…
Gli agenti della Polizia di Stato del locale Commissariato a Patti hanno proceduto all’esecuzione dell’ordinanza di aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari, sostituita con la misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Patti Eugenio Aliquò, nei confronti di un uomo srilankese.
L’aggravamento si è reso necessario in seguito all’atteggiamento dell’indagato che, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, ne ha rifiutato l’attivazione, rendendo di fatto inattuabile la modalità di controllo elettronico prevista dalla legge e disposta dall’Autorità giudiziaria.
La precedente misura cautelare applicata nei confronti dell’indagato era stata adottata, lo scorso 14 novembre, a seguito dell’arresto in flagranza di reato da parte degli agenti del Commissariato di Patti del cittadino extracomunitario; avrebbe violato le prescrizioni imposte dal divieto di avvicinamento nei confronti di una anziana del luogo. Nei confronti della donna l’uomo si era reso infatti responsabile di una serie di atti persecutori concretizzatisi in molestie, insulti, vessazioni e persino minacce di morte poste in essere fin dall’anno 2021. Visto che l’uomo ha manomesso il braccialetto elettronico, rompendolo, è stato pertanto tradotto e rinchiuso presso la Casa circondariale “Madia” di Barcellona Pozzo di Gotto.
g.l.
Edited by, martedì 2 dicembre 2025, ore 15,02.