S.Agata Militello: Cimitero, nuova interrogazione della minoranza consiliare

Ancora un’interrogazione consiliare sul cimitero comunale di Sant’Agata Militello. I consiglieri di minoranza denunciano il perdurare dell’emergenza loculi, nonostante i cittadini abbiano già pagato di tasca propria per la costruzione di nuove sepolture. Questo ed altro nell’atto indirizzato al sindaco BRUNO MANCUSO. Il servizio…

TERESA FRUSTERI

Ancora un’interrogazione consiliare sul cimitero comunale di Sant’Agata Militello. I consiglieri di minoranza Giuseppe Puleo, Francesca Alascia, Paolo Starvaggi e Calogera Caruso denunciano il perdurare dell’emergenza loculi, nonostante i cittadini abbiano già pagato di tasca propria per la costruzione di nuove sepolture.

Una situazione definita intollerabile, aggravata da disagi per le famiglie e da rischi igienico-sanitari. Nel mirino anche l’ipotesi di affidare la gestione del camposanto alla ditta “Parafioriti”, la stessa del progetto di privatizzazione bocciato in passato. La minoranza parla di scelte politiche incomprensibili e chiede al sindaco Bruno Mancuso risposte immediate.

Nell’atto presentato in aula i consiglieri di opposizione ricordano che, nello scorso mese di giugno, era stata avviata la procedura per la concessione sessantennale di 125 loculi, da realizzare mediante autofinanziamento dei cittadini, al costo di 3.000 euro ciascuno. Dopo i lavori, però, i loculi effettivamente costruiti sono stati poco più di un centinaio e, nonostante ciò, la disponibilità resta insufficiente: diverse salme sono ancora collocate in via provvisoria nella camera mortuaria e perfino all’interno della chiesa del cimitero, con conseguenze definite dai consiglieri “vergognose e pericolose” sul piano igienico-sanitario.

Sono stati persino segnalati episodi di fuoriuscita di liquidi organici da alcune bare e odori nauseabondi percepibili anche all’esterno della struttura. L’amministrazione, pur consapevole della gravità della situazione, non ha inserito nel Piano Triennale delle opere pubbliche 2025/’27 progetti per la costruzione di nuovi loculi: scelta che, secondo quanto dichiarato dallo stesso sindaco in consiglio comunale, sarebbe dettata dalla volontà di non intralciare il project financing proposto dalla ditta “Parafioriti”, ancora in fase di istruttoria. Un progetto sul quale, denunciano i consiglieri, da mesi non si hanno più notizie, mentre numerose famiglie sono state costrette a seppellire i propri cari fuori dal comune santagatese.

L’interrogazione solleva inoltre dubbi sui costi dell’operazione: i 3.000 euro richiesti per ciascun loculo sono superiori a quanto praticato nei comuni vicini, e circa 10.000 euro sarebbero stati prelevati dai fondi versati dai cittadini per apportare modifiche al progetto, con un aggravio di spesa dovuto – secondo la minoranza – esclusivamente all’esigenza di non interferire con l’area prevista dal project financing.

Le modifiche hanno portato anche a una variante strutturale: il blocco è stato innalzato a cinque file anziché tre, con conseguenti difficoltà di accesso e rischi di sicurezza per i visitatori, visto che le scale urtano e danneggiano i candelabri. A ciò si aggiunge il costo maggiore per l’affidamento esterno della progettazione, nonostante – rilevano i consiglieri – in Comune vi fossero già professionalità idonee a gestire l’incarico. Restano inoltre in sospeso i rimborsi delle somme eventualmente versate in eccesso dai cittadini e i ritardi accumulati nella consegna dei loculi, che hanno generato ulteriori spese per le famiglie costrette in alcuni casi a ricorrere alla doppia tumulazione.

Da qui la raffica di quesiti posti dalla minoranza: quali misure urgenti intende adottare l’Amministrazione per fronteggiare l’emergenza; se siano previsti nuovi loculi e con quali tempi; perché non siano stati restituiti i soldi in eccesso; se non sia opportuno inserire nel Piano Triennale opere pubbliche specifiche per risolvere la carenza strutturale di sepolture; quali azioni siano state intraprese per affrontare il rischio igienico-sanitario; se siano state coinvolte Asp e Prefettura; e ancora, per quale motivo il progetto autofinanziato sia stato modificato senza informare i cittadini; quali procedure sono state seguite per progettazione e lavori; perché i costi di varianti legate a un project financing privato non ancora approvato debbano ricadere sulla collettività e, infine, se l’Amministrazione non debba assumersi la responsabilità degli ulteriori costi che la mancata disponibilità di loculi ha provocato alle famiglie santagatesi.

Edited by, lunedì 29 settembre 2025, ore 11,19. 

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