SALUTE&BENESSERE: L’OBESITA’ E’ UNA MALATTIA ANCHE PER LA LEGGE

 

La notizia è fresca, di questa settimana: l’Italia è il primo Paese al mondo ad approvare una legge che riconosce l’obesità come una vera e propria malattia «progressiva e recidivante» con l’approvazione del Senato. L’approfondimento è della dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova ed esperta di medicina in generale, per la settimanale rubrica “Salute&Benessere”. Il servizio…

L’Italia è il primo Paese al mondo ad approvare una legge che riconosce l’obesità come una vera e propria malattia «progressiva e recidivante».

Il Senato ha approvato infatti nelle scorse ore in via definitiva nel testo già licenziato dalla Camera, del Ddl (As 1483) che detta disposizioni per la prevenzione e la cura dell’obesità: un testo in appena sei articoli che però interessa la condizione di circa 6 milioni di italiani, troppo spesso colpiti da stigma.

Un tema di interesse prioritario per la salute della popolazione ma anche una priorità in termini di costi: sovrappeso e obesità sono un’emergenza planetaria tanto che il World Obesity Atlas prevede che l’impatto economico globale raggiungerà 4,32 trilioni di dollari all’anno entro il 2035, se le misura di prevenzione e cura non miglioreranno.

L’obesità rappresenta un’emergenza globale, che interessa fortemente anche il nostro Paese e, grazie a questa legge, si avverte la volontà piena di affrontarla come una priorità nazionale.

Uno sguardo, in particolare, è rivolto alla prevenzione e alla formazione specifica per combattere questo tipo di patologia. La legge appena approvata si compone di 6 articoli.

L’articolo 1 enuncia i princìpi e le finalità della proposta, volta a garantire la tutela della salute e il miglioramento delle condizioni di vita dei pazienti affetti da obesità, definita come una malattia progressiva e recidivante.

L’articolo 2 prevede che, al fine di garantire equità e accesso alle cure, i soggetti affetti da obesità usufruiscano delle prestazioni contenute nei livelli essenziali di assistenza (LEA) erogate dal Servizio sanitario nazionale.

L’articolo 3 autorizza, per il finanziamento di un programma nazionale per la prevenzione e la cura dell’obesità, la spesa di 700 mila euro per l’anno 2025, di 800 mila euro per l’anno 2026 e di 1,2 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2027. Alla ripartizione di tali risorse tra le Regioni si provvede con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro novanta giorni dall’entrata in vigore della legge, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni, ai fini dell’adozione di iniziative rivolte: alla prevenzione del sovrappeso e dell’obesità, in particolare infantile e delle relative complicanze, nonché al miglioramento della cura delle persone con obesità; al sostegno e alla promozione dell’allattamento al seno quale nutrimento necessario a prevenire l’obesità infantile, sostenendone la continuità fino almeno ai sei mesi di età, come indicato dall’OMS, anche nei luoghi di lavoro e negli asili; alla responsabilizzazione dei genitori nella scelta di un’alimentazione equilibrata per i propri figli e sull’importanza di limitare il consumo giornaliero di alimenti e di bevande con un elevato apporto energetico e con scarse qualità nutrizionali; ad agevolare l’inserimento delle persone con obesità nelle attività scolastiche, lavorative e sportivo-ricreative; alla promozione delle attività sportive e della conoscenza delle principali regole alimentari nelle scuole primaria e secondaria di primo e di secondo grado, finalizzate a migliorare lo stile di vita degli studenti; a promuovere, nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, iniziative didattiche extracurriculari per lo svolgimento di attività sportive e volte a rendere consapevoli gli studenti sull’importanza di un corretto stile di vita; alla diffusione, mediante campagne di informazione, tramite i mass media, in collaborazione con gli enti locali, le farmacie, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, di regole semplici ed efficaci per un corretto stile di vita; all’educazione sulla corretta profilassi dell’obesità e del sovrappeso; a promuovere la più ampia conoscenza dei centri per i disturbi alimentari e per l’assistenza alle persone con obesità esistenti, in modo da favorire l’accesso a tali strutture, anche in una prospettiva di prevenzione delle malattie connesse all’obesità.

Viene poi stabilito che, al fine di promuovere la formazione e l’aggiornamento in materia di obesità e sovrappeso degli studenti universitari, dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e del personale del Servizio sanitario nazionale che intervengono nei processi di prevenzione, diagnosi e cura dell’obesità, è autorizzata la spesa di 400 mila euro annui a decorrere dal 2025.

L’articolo 4 prevede l’istituzione, presso il Ministero della salute, dell’Osservatorio per lo studio dell’obesità, cui sono attribuiti compiti di monitoraggio, studio e diffusione degli stili di vita della popolazione italiana.

L’articolo 5 autorizza la spesa di 100 mila euro annui a decorrere dal 2025 affinché il Ministero della salute promuova campagne di informazione, di sensibilizzazione e di educazione per lo sviluppo di un corretto stile di alimentazione e per favorire la pratica dell’attività fisica.

L’articolo 6 prevede infine, in merito alle Disposizioni finanziarie, che agli oneri derivanti dall’attuazione degli articoli 3 e 5, pari a 1,2 milioni di euro per l’anno 2025, a 1,3 milioni di euro per l’anno 2026 e a 1,7 milioni di euro a decorrere dall’anno 2027, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo previsto dalla legge di bilancio per il 2025.

Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.

ISABELLA SALVIA

I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.

Edited by, venerdì 3 ottobre 2025, ore 18,22. 

 

 

(Visited 18 times, 18 visits today)