Op. “Alastra”: Ricorsi rigettati o inammissibili, definitive 5 condanne

La Seconda sezione penale della Corte di Cassazione ha rigettato tre ricorsi della difesa e dichiarato due inammissibili e ha reso definitive cinque condanne relative all’operazione “ALASTRA”, scattata il 30 giugno 2020 e che ha colpito il clan mafioso dei Farinella di San Mauro Castelverde e per una serie di estorsioni praticate tra le Madonie e i Nebrodi. Tra i condannati, a 10 anni di reclusione, ANTONIO ALBERTI (foto in alto), di Castel di Lucio. Il servizio sul link Cronaca…

Giuseppe Lazzaro, da Gazzetta del Sud

La Seconda sezione penale della Corte di Cassazione ha rigettato tre ricorsi della difesa e ha reso definitive alcune condanne relative all’operazione “Alastra”, scattata il 30 giugno 2020 e che ha colpito il clan mafioso dei Farinella di San Mauro Castelverde. Nel dettaglio la Suprema Corte ha confermato le pene per Giuseppe Farinella, ritenuto uno dei reggenti della cosca, a 12 anni di reclusione, e a 10 anni per Antonio Alberti, di Castel di Lucio e Francesco Rizzuto. Nel giugno 2023 le stesse condanne erano state inflitte dalla Terza sezione della Corte d’Appello di Palermo che aveva condannato a 4 anni anche Gioacchino Spinnato, di Tusa. La Cassazione ha inoltre dichiarato inammissibili i ricorsi di Giuseppe Scialabba, per il quale la condanna a 15 anni e 10 mesi è definitiva e Mario Venturella che, comunque, ha già scontato i 2 anni riportati in appello (in primo grado era stato condannato a 8 anni e 10 mesi). Gli imputati, a vario titolo, sono stati accusati di associazione mafiosa finalizzata all’estorsione, trasferimento fraudolento di beni, atti persecutori, corruzione, furto aggravato e danneggiamento. La Cassazione ha anche confermato i risarcimenti alle costituite parti civili: i comuni di Castelbuono, Pollina e Castel di Lucio, oltre che al Centro Pio La Torre e alle associazioni Sos Impresa, Solidaria, Caponnetto, Fai (Federazione antiracket italiana), Acis (Associazione commercianti e imprenditori santagatesi), Rete per la legalità Sicilia, Addiopizzo, avvocato Salvatore Caradonna, Confcommercio, Confesercenti e Sicindustria oltre che per l’imprenditore di Castel di Lucio Michelangelo Mammana, titolare di una impresa recentemente soggetta ad un atto intimidatorio e al quale sono state consegnati due escavatori in una pubblica manifestazione svoltasi la settimana scorsa. Secondo l’accusa, sostenuta dai pm della Dda di Palermo Bruno Brucoli e Gaspare Spedale, il clan dei Farinella di San Mauro Castelverde avrebbe imposte le estorsioni a vari imprenditori a cavallo tra i Nebrodi e le Madonie. Nell’operazione “Alastra” erano stati coinvolti altri soggetti che sono stati giudicati in diversi tronconi processuali.

Edited by, mercoledì 24 aprile 2024, ore 8,53. 

 

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