Salute&Benessere: Dimagrimento localizzato? Iniziamo con l’adipometro!

Tratta l’argomento del dimagrimento localizzato con l’adipometro la puntata numero 51 della rubrica “Salute&Benessere”, come sempre curata dalla dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova ed anche iscritta all’Ordine Nazionale dei Giornalisti…

Nelle ultime settimane abbiamo analizzato i passi importanti da compiere verso una dieta perfetta. Siamo entrati anche in ambiti scientifici, che ho tentato di rendere chiari, affinché si comprenda l’importanza di scegliere un professionista qualificato (necessariamente un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista). Oggi continueremo la nostra ricerca verso un piano alimentare ideale. In tanti mi chiedete se sia possibile un dimagrimento localizzato, come spesso promesso da tante pubblicità. Rispondo subito, con la serietà che conoscete e mi contraddistingue: non esistono formule magiche o pillole miracolose! Ricordo, qualche anno fa, una nota televenditrice che reclamizzava la crema “scioglipancia”. Sappiamo tutti che è stata poi arrestata e condannata. La nostra salute non deve mai essere messa nelle mani di incapaci o truffatori! Non esiste una formula magica per il dimagrimento localizzato, ma esistono evidenze scientifiche che consentono di formulare, individualmente, piani alimentari mirati.

Negli articoli precedenti, abbiamo visto come la visita dal nutrizionista parte da un colloquio accurato in cui saranno lette le analisi e saranno rilevati il peso, l’altezza, le circonferenze, le pliche (utilizzando uno strumento in metallo denominato plicometro) e ricercati i dati della bioimpedenziometria (o BIA), uno strumento digitale da usare sdraiati su un lettino con gli elettrodi sulle mani e sui piedi.

Sicuramente per misurare il grasso corporeo è molto utile per il nutrizionista l’adipometro, un ecografo che opera una scansione bidimensionale delle aree anatomiche, per valutare le caratteristiche strutturali e morfologiche degli strati adiposi e di quelli muscolari. L’adipometria è un’analisi ecografica ad ultrasuoni che permette di misurare lo spessore e la qualità del pannicolo adiposo con la possibilità di distinguere il tessuto adiposo sottocutaneo, da quello profondo e dal tessuto muscolare.

Attraverso l’adipometro, viene prodotta un’immagine (stratigrafia) in cui il pannicolo adiposo è visualizzato nei suoi 2 strati: il tessuto adiposo sottocutaneo ed il tessuto adiposo profondo. Quello che interessa principalmente è il secondo strato, in quanto collegato anche all’insorgenza di patologie metaboliche e cardiovascolari. Durante un percorso nutrizionale il grasso profondo dovrà quindi diminuire di spessore.

Questa tecnica offre molti vantaggi: dalla misura accurata degli spessori del grasso, alla valutazione qualitativa della sua densità tessutale e la possibilità di confrontare e registrare visibilmente i cambiamenti progressivi nella composizione e morfologia di grasso e muscolo. Lo studio delle immagini del grasso consente al professionista di valutare i progressi nei percorsi di dimagrimento (bambini, adolescenti, adulti, anziani), riabilitazione e convalescenza (patologie, chirurgia, disturbi alimentari), miglioramento della performance sportiva (sia amatoriale che agonistica). Questa valutazione è un prezioso punto di partenza non solo per impostare il percorso nutrizionale ’individuale; ma anche per valutare aggiustamenti, modifiche e adeguamenti del percorso intrapreso.

L’adipometro è un alleato importante per il nutrizionista ed è anche un modo per far vedere i risultati che si hanno con un determinato tipo di alimentazione. Voglio sottolineare la parola “vedere“, perché la caratteristica importante dell’adipometro è quella, appunto, di fotografare gli strati di tessuto: passando l’ecografo su una coscia, ad esempio, viene prodotta una stratigrafia, una immagine ecografica degli strati dell’arto. Si può misurare, non calcolare o dedurre, lo strato di grasso sottocutaneo e lo spessore del muscolo e si può anche valutare lo stato di questi strati (ad esempio è possibile distinguere tra il grasso che si sta metabolizzando, ovvero che si sta consumando, da quello che non viene metabolizzato, oppure si può distinguere un muscolo più allenato da uno meno allenato). È uno strumento completo, che restituisce informazioni utili al professionista, ma anche e soprattutto per il paziente che si rende effettivamente conto di come sta andando la dieta.

Nell’ultimo mese, abbiamo capito che i passi verso una dieta perfetta sono i risultati scientifici di determinati esami individuali, come la plicometria, la biopedenziometria e la adipometria, tutti strumenti che da tempo utilizzo con successo nella mia attività di biologo nutrizionista e che mi permettono di avere la massima precisione scientifica sia nello stilare le diete, sia nelle eventuali modifiche delle stesse.

Ricordo che eventuali quesiti mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.

Isabella Salvia

I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.

Edited by, venerdì 27 aprile 2018, ore 19,31.

 

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