Salute&Benessere: La curcuma, vantaggi e qualche cautela

E’ la curcuma, con vantaggi e qualche cautela, l’argomento di questa settimana curato dalla dottoressa ISABELLA SALVIA (foto in basso), nutrizionista con studio in Torrenova, nell’angolo riservato alla rubrica “Salute&Benessere” (in archivio tutti gli altri servizi già pubblicati)…

La curcuma, ritenuta una delle spezie più preziose dei nostri giorni, è ottenuta dalla macinazione della radice essiccata della pianta “curcuma longa”, che appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae, la stessa dello zenzero e del cardamomo. Per secoli è stata usata dai guaritori ayurvedici indiani e persino i greci ne conoscevano le proprietà mediche. Negli ultimi anni, la comunità scientifica ha cominciato a mostrare interesse per i potenziali benefici della radice di curcuma sulla salute. La sua componente principale, la curcumina, è studiata come possibile rimedio naturale per diverse malattie.

Sono buone le caratteristiche nutrizionali (per 100 gr si contano 354 Kcal, 10 gr di grassi, di cui 3,1 gr saturi, 0 gr di colesterolo, 38 gr di sodio, 65 gr di carboidrati, 21 gr di fibra alimentare, 8 gr di proteine, 25,9 mg di vitamina C, 183 mg di calcio, 41,4 mg di ferro e 193 mg di magnesio e 1,8 mg di vitamina B6).

La curcuma è ormai nota per le sue proprietà contro infiammazioni e allergie. La curcumina, il principio attivo della curcuma, potrebbe contribuire a inibire il rilascio di istamina, la molecola che attiva la reazione allergica. Diversi studi indicano che la curcumina sarebbe in grado di colpire diverse cellule del sistema immunitario, come i linfociti T, macrofagi, linfociti B e le cellule natural killer, determinando la diminuzione della gravità di varie malattie legate ad alterazioni della risposta immunitaria.

La curcuma ha proprietà antiossidanti (che trasformano i radicali liberi in sostanze innocue, rallentando così anche il processo di invecchiamento cellulare) e antinfiammatorie (riducendo l’espressione delle prostaglandine), nonché cicatrizzanti (in India viene applicata localmente in caso di diversi problemi epidermici), antibatteriche e analgesiche.

I guaritori ayurvedici utilizzavano la curcuma fresca per il trattamento di alcune malattie della pelle, tra cui l’acne e la psoriasi. Ciò che è certo oggi è che applicazioni topiche di antiossidanti come la curcumina possono aiutare a proteggere i tessuti dai danni ossidativi e agevolare in modo significativo il rimodellamento tissutale.

In generale, questa spezia ha effetti positivi su tutto il sistema gastrointestinale in quanto è in grado di alleviare i dolori di stomaco e contribuisce a regolare gli stati di diarrea o stipsi.

La curcumina, insieme ad altre molecole di natura vegetale, si caratterizza per avere anche un’attività preventiva nei confronti di alcune tipologie di tumori (insieme al resveratrolo è stato studiato nella prevenzione del cancro al colon).

Numerosi studi hanno anche documentato la correlazione tra l’impiego della curcumina nella gestione di malattie di natura infiammatoria come il morbo di Crohn, la rettocolite ulcerosa e l’artrite reumatoide. Miglioramenti significativi sono dovuti sempre alle sue caratteristiche anti-infiammatorie e antiossidanti. Naturalmente essa non si può sostituire alla terapia adeguata definita da uno specialista, ma può contribuire in ogni caso a dare sollievo e può essere d’aiuto per lievi dolori articolari. Proprio a tale scopo esistono degli integratori specifici.

Anche il ristagno di liquidi sembra possa trarre giovamento dall’azione di questa potente spezia, viste le sue capacità di agire tanto sul sistema circolatorio quanto su quello linfatico, maggiormente responsabile della formazione dei cuscinetti adiposi e della fastidiosissima pelle a buccia d’arancia. A tal proposito, la curcuma può essere utilizzata non solo da dentro, ma anche attraverso l’applicazione locale di appositi impacchi anticellulite. Infine, l’uso della curcuma è consigliato anche per evitare gonfiori addominali dati dalla fermentazione prolungata dei cibi. Ciò è reso possibile dal fatto che la curcuma stimola la produzione della bile e quindi favorisce i processi digestivi, specialmente quando sono coinvolti carboidrati e grassi: un valido aiuto per congiurare la pesantezza post – prandiale.

Un interessante studio del Dr Tze-Pin Ng ha dimostrato come persone over 60 anni che consumano curry (la cui componente base è la curcuma) sia saltuariamente sia costantemente, abbiano una performance cognitiva superiore a coloro che invece non hanno mai consumato curry. Alcuni studi di laboratorio hanno mostrato che la proprietà neuroprotettiva della curcuma potrebbe giocare a favore del controllo di alcune malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.

Chiaramente è la radice fresca che permette di sfruttare al meglio le proprietà benefiche, che invece  tendono a ridursi con l’essiccazione.

Ma quanta curcuma si può mangiare ogni giorno? E’ possibile consumare fino a due cucchiaini da caffè di curcuma in polvere, da usare in aggiunta alle insalate o per insaporire i cibi a fine cottura.

L’utilizzo di questa spezie è sconsigliato a chi soffre di calcoli alla cistifellea o di ulcera. Occorre prestare cautela nel suo consumo quando si stia seguendo una cura a base di farmaci anticoagulanti.

In un soggetto sano la curcuma non presenta particolari controindicazioni. Si consiglia di chiedere il parere del medico prima di assumere curcuma in caso si soffra di disturbi quali ulcera gastrica, occlusione delle vie biliari, ittero o insufficienza epatica. Dosi eccessive di curcuma possono provocare nausea o acidità gastrica. Sono inoltre possibili interazioni con farmaci.  E’ sconsigliata in gravidanza, allattamento e nei bambini sotto i 2 anni di età.

Infine un consiglio pratico: fate bollire dell’acqua con 5 grammi di radice di curcuma per 3-4 minuti e, una volta spento il fuoco, lasciate riposare per una decina di minuti senza togliere il coperchio. A questo punto filtrate l’infuso e… buona degustazione!

Ringrazio per i tanti contatti avuti in questi giorni e ricordo a tutti che eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionistao tramite WhatsApp al 3206556820.

         Isabella Salvia

I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (dietologo, biologo nutrizionista o dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da qualsiasi patologia accertata.

Edited by, venerdì 26 maggio 2017, ore 18,06.

 

 

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