Acquedolci: Sequestrata area demaniale (22.000 mq) adibita abusivamente per la costruzione di immobili

I militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Agata di Militello, nell’ambito dell’operazione nazionale del Corpo delle Capitanerie di Porto denominata “Oro Blu”, ad Acquedolci hanno sequestrato un’area demaniale, di 22.000 mq, adibita abusivamente alla costruzione di immobili per residenze estive. Servizio e foto…

A seguito di un’attenta e rigorosa indagine in materia ambientale e demaniale condotta dai militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Agata di Militello, nell’ambito dell’operazione nazionale del Corpo delle Capitanerie di Porto denominata “Oro Blu”, sotto lo stretto coordinamento della Procura della Repubblica di Patti, è emerso un significativo fenomeno di abusivismo sul demanio marittimo nel comune di Acquedolci.

L’area in questione era stata impropriamente destinata ad uso privato destinata alla coltivazione di ortaggi, ulivi e agrumi da parte di privati cittadini privi dei necessari titoli autorizzativi. Inoltre, in svariate porzioni di suolo demaniale, erano stati realizzati immobili utilizzati quali residenze estive senza alcun rispetto delle normative urbanistiche ed edilizie vigenti.

Le operazioni di verifica hanno messo in luce anche gravi violazioni del testo unico ambientale, in particolare l’assenza di autorizzazioni per lo scarico dei reflui derivanti dalle suddette strutture che confluivano direttamente nell’arenile. A causa di tali irregolarità sono state contestate le previste sanzioni amministrative nei confronti dei responsabili il cui importo delle sanzioni per gli scarichi non autorizzati varieranno da 600 a 3.000 euro per ciascun trasgressore, come stabilito dall’autorità competente della Città Metropolitana di Messina.

Per impedire il protrarsi del reato di occupazione abusiva dei beni pubblici e in vista della stagione balneare attualmente in corso, su disposizione della Procura di Patti, è stato eseguito il sequestro di un’ampia area di suolo demaniale estesa per circa 22.000 metri quadrati, arbitrariamente perimetrata e riservata all’uso esclusivo dei trasgressori.

A seguito di tale attività saranno avviate le procedure necessarie per la demolizione delle strutture abusive e per il ripristino dello stato dei luoghi, con restituzione alla collettività del suolo pubblico, garantendo in tal modo il libero accesso agli arenili.

                 g.l.

Edited by, giovedì 26 giugno 2025, ore 17,55. 

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