Barcellona P.G.: Il tentato omicidio di Fondaconuovo, 10 anni e 8 mesi inflitti al pensionato Salvatore Isgrò

Dieci anni e 8 mesi di reclusione con il rito abbreviato sono stati inflitti, dal Gup del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, al pensionato, con un passato da muratore, SALVATORE ISGRO’, 72 anni, accusato e reo confesso del tentato omicidio avvenuto nel quartiere di Fondaconuovo, a Barcellona, ai danni di ALESSANDRO GENOVESE (foto in alto), l’11 settembre 2019…

Dieci anni e 8 mesi di reclusione con il rito abbreviato sono stati inflitti, dal Gup del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, al pensionato, con un passato da muratore, Salvatore Isgrò, 72 anni, accusato e reo confesso del tentato omicidio avvenuto nel quartiere di Fondaconuovo, a Barcellona, ai danni di Alessandro Genovese detto “dentino”, nella prima serata dell’11 settembre dello scorso anno. La sera del tentato omicidio l’uomo esplose, infatti, affacciandosi da una finestra del suo appartamento situato tra le palazzine di Fondaconuovo, tre colpi di fucile, due dei quali colpirono il Genovese. Con quest’ultimo lo stesso imputato aveva avuto poco prima una violenta lite. Il pubblico ministero Matteo De Micheli, al termine della requisitoria, aveva chiesto una condanna a 12 anni di reclusione. Dall’indagine avviata, nell’immediatezza dei fatti, dai carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, diretti dal capitano Giancarmine Carusone e sotto il coordinamento della Procura di Barcellona, emerse che Alessandro Genovese era stato colpito alle spalle da due colpi di fucile a pallini mentre si trovava nei pressi dell’area recintata dove accudiva i suoi cani, nei pressi di una palazzina delle case popolari di Fondaconuovo. E proprio quella cuccia con i cani fu alla base del diverbio tra i due con Genovese che aveva accusato l’anziano vicino di essere stato lui a denunciare la presenza di quella cuccia alla polizia municipale. E da qui – secondo quanto raccontato da Isgrò agli inquirenti – sarebbe scaturita anche un’aggressione. Così il pensionato, salito a casa, imbracciò il fucile da caccia che teneva regolarmente detenuto esplodendo tre colpi dalla sua camera da letto: due raggiunsero Genovese che cercò rifugio in una vicina officina per poi essere accompagnato al pronto soccorso del locale ospedale “Cutroni Zodda”. In attesa del processo d’appello, al quale certamente la difesa dell’imputato ricorrerà, l’Isgrò si trova agli arresti domiciliari.

           Giuseppe Lazzaro

Edited by, giovedì 23 luglio 2020, ore 14,20. 

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