Capo d’Orlando: Buone notizie da Catania, Marta Merlino è fuori pericolo

Grande soddisfazione ieri sera, a Capo d’Orlando suo centro di origine e Gliaca di Piraino dove vive con il compagno, per le notizie arrivate dall’ospedale Cannizzaro di Catania: MARTA MERLINO (foto in alto), ricoverata per uno shock settico, è fuori pericolo. Nel contempo resta aperto il fascicolo d’indagine alla Procura di Patti. Le ultime novità e la ricostruzione della vicenda nel servizio…

GIUSEPPE LAZZARO

Buone notizie dall’ospedale Cannizzaro di Catania riguardo Marta Merlino, la 36enne originaria di Capo d’Orlando, ma domiciliata a Piraino nella frazione di Gliaca, ricoverata in gravi condizioni lo scorso 13 gennaio per uno shock settico, dopo aver partorito la sua bambina all’ospedale “Barone Romeo” di Patti, due giorni prima. La donna, sottoposta in queste tre settimane di degenza a diverse terapie mirate per debellare l’infezione, è uscita dal reparto di terapia intensiva e si può ormai considerare fuori pericolo di vita. Marta resta comunque ricoverata al Cannizzaro dove dovrà prima completare le cure per sconfiggere definitivamente l’infezione, cui seguirà un lungo periodo di riabilitazione prima di poter tornare a casa e poter finalmente stare accanto alla sua bambina, che attualmente è affidata alle cure del padre, Giuseppe Casella e degli altri familiari.

A Marta si erano “rotte le acque” la mattina del 9 gennaio ed era stata accompagnata dal compagno al pronto soccorso dell’ospedale di Patti. Dal momento del ricovero la donna, giunta in ospedale con le membrane rotte, ha partorito solo due giorni dopo, l’11 gennaio, quando i medici, riscontrando l’assenza di contrazioni e stante l’esito negativo della somministrazione di farmaci che potessero indurre la gestante a raggiungere le condizioni utili al parto, hanno deciso di intervenire con un parto cesareo. Marta, quindi, nonostante fosse giunta al pronto soccorso di Patti già in una condizione di Prom (Prelabour rupture of the membranes), con conseguente maggiore rischio di infezioni, è stata sottoposta all’intervento di taglio cesareo dopo oltre 56 ore di travaglio. Il tutto senza che nessuno dei suoi congiunti potesse assisterla (la donna è affetta da ipoacusia neurosensoriale ed ha un impianto cocleare).

Dopo la nascita della bambina, avvenuta alle ore 16,38 dell’11 gennaio, la situazione è precipitata progressivamente. Da quel momento i familiari di Capo d’Orlando (il padre Mario è dipendente comunale a Capo d’Orlando in pensione, la madre è Rosetta Alì) hanno potuto accedere al reparto in cui Marta Merlino era ricoverata e si sono subito accorti che qualcosa non andava: aveva la febbre, forti dolori all’addome, difficoltà a respirare, senso di nausea. Una condizione che si è acutizzata nella notte fra il 12 e il 13 gennaio quando lo stato di salute della giovane è peggiorato visibilmente. I medici, però, hanno sempre rassicurato la paziente sostenendo che fosse tutto nella norma per una donna sottoposta a un parto cesareo. Solo nella tarda mattinata del 13 gennaio è stato comunicato ai parenti che era stata riscontrata la presenza di un’infezione nella paziente per la quale le sarebbero stati somministrati degli antibiotici ma, alle 15,30 dello stesso giorno, Marta Merlino è stata trasferita d’urgenza all’ospedale Cannizzaro di Catania dove le è stato riscontrato uno stato di setticemia avanzata (shock settico) ed è stata sottoposta a un intervento chirurgico per l’estrazione di una ingente quantità di liquido infetto. La bambina, invece, dopo la somministrazione di antibiotici, è stata dimessa dall’ospedale di Patti il 29 gennaio e sta bene. I familiari della donna hanno presentato un esposto-denuncia alla Procura di Patti per chiedere che si faccia chiarezza sulle varie fasi del ricovero della loro congiunta nell’ospedale di Patti e si accerti se si siano verificate delle situazioni di negligenza da parte del personale sanitario del presidio ospedaliero. La denuncia, per conto della signora Rosa Alì e di Giuseppe Casella, è stata presentata dall’avvocato Massimiliano Fabio e la titolare del fascicolo d’indagine è il sostituto procuratore di Patti Antonietta Ardizzone.

Edited by, venerdì 3 marzo 2023, ore 9,46. 

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