Il mecenate di Tusa Antonio Presti dona due nuove opere al quartiere di Librino a Catania

La Sognatrice e Amare: così si intitolano le ultime opere (nelle foto in alto e in basso) donate dal mecenate di Tusa ANTONIO PRESTI al quartiere popolare di Librino a Catania. Il presidente della Fondazione Fiumara d’Arte, appena un anno dopo aver inaugurato l’imponente Porta delle Farfalle, si cimenta in due nuovi progetti. Il servizio sul link Sicilia News…

La Sognatrice e Amare: così si intitolano le ultime opere donate dal mecenate di Tusa Antonio Presti al quartiere popolare di Librino a Catania. Il presidente della Fondazione Fiumara d’Arte, appena un anno dopo aver inaugurato l’imponente Porta delle Farfalle, si cimenta in due nuovi progetti.

Le opere – pensate dall’artista fiorentino Fabrizio Corneli (foto sopra) – sono due sculture insolite perché non prevedono d’uso dei materiali più classici (marmo, bronzo, legno). Si tratta infatti di due “sculture di luce” composte da piccole lamine di acciaio inox (avvitate sulle facciate di due palazzine, rispettivamente “La Ravennate” e le case popolari di via Bummacaro) e da un faro posto in basso. Sono opere uniche nel loro genere, non soltanto perché materialmente inconsistenti ma perché è possibile ammirarle solo dopo una certa ora: col calar del sole infatti la luce del faro riflette, tramite le lamine, delle ombre che nel loro insieme compongono una figura. La luce diventa quindi il vero cuore dell’opera, l’unica matita che può disegnare i contorni di due volti umani.

Lo scopo del mecenate è sempre quello di valorizzare uno dei quartieri più difficili della metropoli etnea, in modo da “restituire agli abitanti di Librino la visione della Bellezza” anche di notte come dice lo stesso Presti. Queste due installazioni non saranno le ultime che Librino ospiterà, i piani del mecenate sono più ampi: La Sognatrice e Amare sono solo una piccola traccia di quel che sarà Magma, ovvero il progetto che prevede di trasformare Librino in un museo d’arte contemporanea a cielo aperto.

            Rachele Liuzzo

Edited by, martedì 7 maggio 2024, ore 9,50. 

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