Op. “Nebrodi”: Disposto il “41 bis” (carcere duro) per tre imputati

   

Dopo la conclusione dell’udienza preliminare e il rinvio a giudizio è stato disposto, dalla DDA di Messina, il “bis”, il carcere duro”, per tre imputati di Tortorici coinvolti nell’operazione “Nebrodi” scattata il 15 gennaio 2020. Si tratta di SEBASTIANO BONTEMPO (foto in alto a sx), SEBASTIANO CONTI MICA (foto in alto a dx) e GIUSEPPE COSTANZO ZAMMATARO…

Ulteriore e drastico provvedimento, dopo lo scioglimento del consiglio comunale di Tortorici per “ingerenze della criminalità organizzata”, dopo la conclusione dell’udienza preliminare dell’operazione “Nebrodi”, scattata il 15 gennaio 2020 e che ha visto il rinvio a giudizio di 97 imputati, oltre ai 7 che saranno giudicati con il rito abbreviato tra un mese, disposto per il 2 marzo 2021 dal Gup del tribunale di Messina Simona Finocchiaro. La Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, con un provvedimento firmato dal Procuratore aggiunto Vito Di Giorgio e dai sostituti procuratori Fabrizio Monaco e Antonio Carchietti, ha disposto la detenzione al “41 bis”, il carcere duro, per Sebastiano Bontempo, 48 anni, detto “Biondinu”; Sebastiano Conti Mica, 50 anni, conosciuto come “Belloccio” e Giuseppe Costanzo Zammataro, 38 anni, nato a Biancavilla ma residente a Tortorici come gli altri due, inteso “Carretteri”. Ai difensori dei tre imputati, gli avvocati Salvatore Silvestro, Alessandro Pruiti Ciarello e Michele Pansera, il provvedimento è stato notificato sabato, il giorno dopo la conclusione dell’udienza preliminare.

Nelle carte della “Nebrodi” si parla di un’associazione a delinquere di stampo mafioso, la cosiddetta “famiglia tortoriciana”, nella sua articolazione del gruppo dei “Bontempo Scavo” e dei “Batanesi”, finalizzata, «mediante la forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo, alla commissione di una serie indeterminata di delitti, anche contro il patrimonio», tra cui le truffe anche con intestazioni fittizie di imprese ai danni dell’Unione Europea e dell’Agea, «al controllo di attività economico-imprenditoriali, di concessioni e autorizzazioni, e comunque alla realizzazione di profitti e vantaggi ingiusti per sé e per gli altri”.

           Giuseppe Lazzaro

Edited by, lunedì 21 dicembre 2020, ore 16,45. 

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