Salute&Benessere: Barrette e integratori possono sostituire un pasto?

In via del tutto eccezionale pubblichiamo in questo giovedì la puntata (numero 74) settimanale della rubrica “Salute&Benessere”, curata dalla dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova che analizza un interrogativo, come riportato nel titolo (sempre su richiesta dei nostri lettori, nel significato del successo della rubrica): barrette e integratori possono sostituire un pasto? “Salute&Benessere” dalla settimana prossima tornerà regolarmente il venerdì sera…

Continuo oggi a rispondere alle vostre domande, riportando quanto si legge sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (www.issalute.it), nella specifica sezione denominata “Falsi miti e bufale”. In tanti mi domandate se sia possibile sostituire un pasto con una barretta. I miei pazienti sanno che non consiglio barrette o integrazioni sostitutive, ma predispongo un piano alimentare individuale, utilizzando alimenti sani e bilanciati che generalmente si trovano sul mercato.
L’Istituto Superiore di Sanità prescrive che “nessun prodotto dovrebbe sostituire, se non per periodi limitati e all’interno di un regime dietetico ipocalorico controllato, un pasto completo. Il mix di vitamine e micronutrienti presenti nei pasti sostitutivi non riproduce sulla salute tutti gli effetti di una dieta sana e bilanciata.”
Inoltre “il sostitutivo di un pasto dovrebbe essere inserito all’interno di una dieta ipocalorica sana, in funzione dell’obiettivo prefissato. In commercio esistono più di 4.500 opzioni, tra integratori, barrette e bibite, ma nessuna di queste rappresenta un valido sostituto in una dieta sana e bilanciata. Possono sicuramente vantare buone proprietà nutritive per composizione, ed essere utilizzati con altri scopi, ma difficilmente hanno la completezza di un pasto equilibrato e sano.”
Gli studi scientifici negli anni hanno certificato che “i cibi sono molto complessi dal punto di vista nutrizionale per essere riprodotti in laboratorio ed è impossibile inserire tutte le sostanze in essi contenute in una compressa, tavoletta o soluzione”.
In particolare “gli integratori sono utili in caso di aumentato bisogno di alcuni nutrienti, come accade in gravidanza per l’acido folico, in caso di abbondanti flussi mestruali per il ferro o in certe condizioni, quali osteoporosi, per la vitamina D, o per la vitamina B12 nella dieta vegetariana. Tuttavia, è bene ricordare che gli integratori possono dare interazioni con alcuni farmaci e che l’eccesso di taluni nutrienti, ove gli integratori non vengano usati secondo le modalità d’uso indicate in etichetta, potrebbe avere effetti negativi sulla salute.”
Per questi motivi, anche il Ministero della Salute, sul suo sito (www.salute.gov.it), raccomanda di “valutare con attenzione l’assunzione di integratori, consultando il medico, e di leggere sempre con grande attenzione l’etichetta in cui è descritto, dettagliatamente, il contenuto della confezione”.
Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.

Isabella Salvia

I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.

Edited by, giovedì 11 ottobre 2018, ore 18,05.

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