Salute&Benessere: In forma con il bisturi?

Obesità e come combatterla. Non è solo questione di dieta ma anche con il bisturi si possono ritrovare la forma e il peso giusti. Lo spiega la dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova, nella puntata n. 104 della rubrica “Salute&Benessere”…

L’obesità è, come noto, in notevole crescita non solo in Italia o in Europa ma sicuramente in gran parte dei Paesi occidentali e in quelli in progressiva espansione economica. Conseguentemente, per i casi di obesità più grave, si sta sviluppando sempre più una forma di chirurgia dell’obesità, che si chiama chirurgia bariatrica. Voglio subito ricordarvi che questa branca della chirurgia non è una “scorciatoia” per perdere qualche chilo di troppo prima dell’estate ma è uno strumento medico molto serio e, a determinate condizioni come vedremo, utile per i grandi obesi. L’intervento chirurgico non è una bacchetta magica ma è uno strumento eccezionale, da valutare attentamente con un professionista del settore, esaminando rischi e benefici con serietà.

Oggi, rispetto al passato, si può affermare che le indicazioni e le controindicazioni al trattamento chirurgico dell’obesità grave sono compiutamente codificate e ampiamente condivise. Infatti, come rilevabile anche sul sito della “Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche” (www.sicob.org), la pietra miliare delle linee guida internazionali per la terapia chirurgica dell’obesità è rappresentata dalla “Consensus Development Conference del National Institutes of Health”, in cui è stato stabilito che:

  • la chirurgia può essere presa in considerazione solo in pazienti opportunamente informati e molto motivati, in cui il rischio operatorio è accettabile e dopo il fallimento di programmi integrati di trattamenti non chirurgici (come un piano alimentare personalizzato);
  • i candidati potenziali sono pazienti con una obesità molto severa (o di 3° grado, ovvero con un BMI superiore a 40) o soggetti con obesità severa ( o di 2° grado, con BMI tra 35 e 40) che abbiano alti rischi o problemi fisici che interferiscono con una normale qualità della vita;
  • i pazienti devono comunque essere capaci di partecipare ai programmi di trattamento e di follow-up a lungo termine, ovvero che durano anche anni.

Si comprende quindi che la chirurgia bariatrica non è per tutti e non è una medicina estetica!

Per quanto riguarda, poi, le indicazioni specifiche sui diversi tipi di intervento non vi è ancora un consenso generale né una pratica clinica condivisa. Le indicazioni specifiche ai diversi tipi di intervento devono tenere in considerazione delle condizioni personali e ambientali di ogni singolo caso. In via generale, occorre tener conto delle condizioni relative al:

  • paziente (età, sesso, sovrappeso, distribuzione del grasso, composizione corporea, consumo energetico, complicanze, malattie, aspettativa di vita, qualità della vita, motivazione e capacità collaborativa, supporto familiare e distanza geografica dal luogo di cura),
  • intervento (esecuzione tecnica, risultati, complicanze immediate e nel lungo periodo)
  • chirurgo (capacità tecnica, esperienza specifica, struttura e sistema sanitario).

In via generale, quindi, la via chirurgica non è affatto una strada semplice e va valutata con un professionista dell’alimentazione, dopo aver provato un piano alimentare personalizzato e se si rientra nelle casistiche che abbiamo esaminato, riconosciute a livello internazionale.

Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.

Isabella Salvia

I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.

Edited by, venerdì 24 maggio 2019, ore 18,51.

 

 

 

 

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