Salute&Benessere: Idratazione, magnesio e potassio

Idratazione, magnessio e potassio. Cose correlate nel pieno dell’estate quando, con l’aumento delle temperature e il rialzo del tasso di umidità, si beve acqua e molta pure. Ma a tutto c’è un limite come analizza, nella settimanale puntata della rubrica “Salute&Benessere”, la dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova…

In estate, con l’aumento delle temperature e del tasso di umidità, tv e giornali ci ricordano annualmente che è importante bere acqua, ovvero idratarsi a sufficienza. E’ verissimo! E’ opportuno, però, ricordarsi che noi eliminiamo attraverso il sudore sia acqua che sali minerali, in particolare potassio e magnesio. La stanchezza, la spossatezza e i crampi muscolari sono i primi campanelli d’allarme che segnalano che stiamo perdendo quantità eccessive di magnesio e potassio, due minerali importanti per il nostro organismo.

Il primo, il magnesio, svolge un ruolo centrale nel metabolismo corporeo: favorisce l’attività di circa 300 enzimi, è essenziale per la produzione di energia e per molte funzioni cellulari (tra cui la sintesi di proteine e acidi nucleici), contribuisce al mantenimento dell’equilibrio idroelettrolitico e al trasporto di potassio e calcio nell’organismo.

Il potassio, invece, regola l’equilibrio idrosalino. Entrambi inoltre sono indispensabili per una normale funzione neuromuscolare, permettendo ai muscoli di contrarsi con forza. Questi due minerali sono interdipendenti: una carenza di magnesio determina di per sé anche una diminuzione di potassio.

Cosa accade all’organismo in caso di carenza? Data la loro ampia distribuzione negli alimenti, in condizioni normali, è difficile che si verifichino gravi deficit di questi elettroliti. In caso di ridotto apporto di magnesio, poi, l’organismo si “autoregola”: il corpo umano, infatti, ne conserva una piccola quantità, pari a circa 20-28 g (di cui il 60% a livello delle ossa), come “tesoretto” a cui attingere in caso di necessità. Al bisogno, dunque, meccanismi omeostatici intervengono nell’assorbimento del minerale per mantenere costanti i suoi livelli nel sangue, aumentarne l’assorbimento intestinale e diminuire invece la sua escrezione renale. Con il caldo estivo, la perdita di magnesio e potassio attraverso la sudorazione è inevitabilmente maggiore e può causare, nella maggioranza dei casi, lievi disturbi che si presentano nella forma di stanchezza o perdita di forza muscolare. Nei casi più gravi, invece, possono presentarsi fenomeni di disidratazione e alterazione del ritmo cardiaco.

Come assumere magnesio e potassio? Oltre vari integratori, che personalmente ritengo da utilizzare sempre dietro consiglio di un professionista, vi sono alimenti ricchi di magnesio, come i legumi, la frutta secca a guscio, i cereali integrali, il caffè e le verdure a foglia. Il processo di raffinazione dei cereali causa una perdita di questo minerale: il pane bianco, infatti, ne contiene quantità minime. Uno scarso apporto quantitativo viene invece dall’assunzione di frutta fresca, carne, pesce, latte e patate. Queste ultime sono, però, ricche di potassio, così come la frutta a guscio, la verdura fresca, gli ortaggi, i legumi, la frutta, i cereali, la carne, il pesce, il latte e le uova. E’ importante quindi sapere sapientemente bilanciare gli alimenti!

Il discorso potrebbe diventare più complesso nel caso di soggetti affetti da patologie accertati. In particolare in questi casi, in cui potrebbero esserci interazioni con l’assunzione di farmaci, è doveroso rivolgersi ad un medico di fiducia o ad un professionista della nutrizione qualificato.

Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.

Isabella Salvia

I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.

Edited by, venerdì 12 luglio 2019, ore 18,07.

 

 

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