Acquedolci: L’accoltellamento al bar. Resta in carcere il 55enne, adesso accusato di lesioni gravi e non tentato omicidio

Il Gip del Tribunale di Patti UGO DOMENICO MOLINA ha confermato l’arresto in carcere nei confronti di S.O., 55 anni, di Acquedolci, ammanettato giovedì scorso con l’accusa di tentato omicidio, adesso derubricata in lesioni personali gravi, nei confronti di un 63enne avvenuto in un bar. Le indagini proseguono a cura dei carabinieri (foto in alto la caserma acquedolcese)…

Il Gip del Tribunale di Patti Ugo Domenico Molina ha confermato l’arresto in carcere nei confronti di S.O., 55 anni, di Acquedolci, ammanettato giovedì scorso con l’accusa di tentato omicidio, adesso derubricata in lesioni personali gravi, sempre su decisione del giudice. Il 55enne, che si trova ristretto alla Casa circondariale “Madia” di Barcellona Pozzo di Gotto, e difeso dagli avvocati Salvatore Princiotta e Giampiero Ricciardo, nel primo pomeriggio dello scorso 12 maggio, mentre un 63enne stava consumando una bevanda all’interno di un bar di Acquedolci, colpiva da tergo con un coltello a serramanico, con la lama lunga 6 centimetri il più anziano. La vittima, caduta a seguito delle lesioni riportate, riusciva a sottrarsi all’ira dell’aggressore che si dava a precipitosa fuga. I carabinieri della Stazione di Acquedolci, unitamente ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Santo Stefano di Camastra, giunti nell’immediatezza grazie alla tempestiva segnalazione di alcuni avventori, riuscivano a ricostruire con certezza l’accaduto risalendo all’identità del reo, rintracciandolo presso la propria abitazione ancora in possesso dell’arma da taglio con la quale aveva consumato la condotta delittuosa. Il 63enne, trasportato con un’ambulanza del 118 all’ospedale “Fogliani” di Milazzo, è stato ricoverato per le gravi lesioni riportate e con una prognosi di 25 giorni. Dagli accertamenti svolti è emerso che l’astio nutrito dall’aggressore nei confronti della vittima, già palesatosi in passato con fatti analoghi, è riconducibile a motivi passionali legati alla sua ex coniuge che lo portavano a nutrire profondi sentimenti di odio e rancore.

         Giuseppe Lazzaro

Edited by, lunedì 16 maggio 2022, ore 14,11. 

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