Falcone: Verso le elezioni. Carmelo Paratore, imputato nell’op. “Movie direction”, candidato a sindaco

Malgrado sia il principale imputato del processo, in corso di svolgimento al Tribunale di Patti scaturito dall’operazione “Movie direction”, l’ingegnere CARMELO PARATORE (foto in alto) si ricandida a sindaco di Falcone alle elezioni amministrative che si svolgeranno l’8 e 9 giugno prossimi. Vicenda particolare tra propositi di rivalsa politica e pericoli: in caso di vittoria e di una eventuale condanna, anche in primo grado, Paratore verrebbe sospeso. Il servizio…

Malgrado sia il principale imputato del processo, in corso di svolgimento al Tribunale di Patti scaturito dall’operazione “Movie direction”, l’ingegnere Carmelo Paratore si ricandida a sindaco di Falcone alle elezioni amministrative che si svolgeranno l’8 e 9 giugno prossimi nell’election-day insieme alle Europee.

Paratore, già coinvolto nell’operazione “Colletti bianchi” quando era capo dell’Ufficio Tecnico al Comune di Galati Mamertino nel 2014 ma venendo assolto, venne eletto sindaco di Falcone alle elezioni amministrative del 2016 ma, a pochi mesi dalla fine del mandato, venne indagato con una misura cautelare nel maggio 2021 nell’operazione “Movie direction”, sospeso dal Prefetto, rimesso in libertà con la revoca di suddetta misura e riabilitato a tornare sindaco ma per pochi giorni. Infatti si era alla scadenza del mandato, l’ingegnere Paratore non si ricandidò e presentò il fratello Andrea che perse davanti a quello che era veramente l’uomo della svolta, il sindaco della legalità Nino Genovese. Solo che il fronte-Paratore aveva la maggioranza e così, con la mozione di sfiducia presentata, il 25 ottobre 2023 il voto della consigliera Valentina Certo, vice sindaco con Genovese e poi silurata, fu determinante per far passare la mozione il 25 ottobre 2023 e andare al commissariamento e alle elezioni anticipate.

E Carmelo Paratore si ripresenta con la stessa Valentina Certo, la cambia bandiera, in lista e un pesante fardello sulla testa dei cittadini falconesi: se il professionista sarà eletto, in caso di condanna nel processo in corso di svolgimento, sarà sospeso. Certamente, in campagna elettorale, i “competitors” lo diranno e lo ripeteranno.

Tornando alla candidatura è stato detto che “è stata formata concretamente una coalizione in netta contrapposizione con l’amministrazione uscente, composta principalmente da importanti esponenti della società falconese. Nello specifico da una parte dei consiglieri comunali uscenti e da volti nuovi che hanno voglia di spendersi per l’avvenire del paese”. Tra i tanti sostenitori principalmente ha espresso il desiderio di partecipare alla competizione elettorale Valentina Certo, già vice sindaco dell’amministrazione uscente e firmataria decisiva della sfiducia all’ex sindaco, poi Antonino Donato, capogruppo della maggioranza in consiglio comunale, insieme a tante altre personalità della società civile. “Questi componenti, insieme a tutti gli altri sostenitori dello schieramento, hanno concordato all’unanimità di supportare la candidatura dell’ingegnere Carmelo Paratore per poter ripartire concretamente e completare quanto era stato programmato in campo civile, tecnico ed amministrativo. La squadra sta già lavorando in maniera ferrata per presentare ai cittadini un programma concreto che tenga conto della tragica situazione economico-finanziaria in cui versa il paese ma che guarda con fiducia al futuro con le giuste competenze per poter cogliere tutte le opportunità di sviluppo percorribili”.

Nessuna parola, però, sulla vicenda giudiziaria dell’imputato Carmelo Paratore dove rimasero coinvolti anche una funzionaria comunale, Marisa Minghetti, responsabile dell’Area Economico-Finanziaria e tre operatori economici. I carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto e della Stazione di Falcone hanno accertato l’esistenza di un complesso meccanismo di turbative d’aste. Secondo l’accusa, l’allora sindaco Carmelo Paratore, con la complicità di una funzionaria comunale (la Minghetti ndr), favoriva alcune ditte e professionisti a lui più vicini ai quali erano stati affidati i lavori per il ripascimento del tratto costiero antistante l’abitato di Falcone, finanziato per diversi milioni di euro dalla Regione Siciliana. Paratore, secondo quanto scriveva il Gip del Tribunale di Patti Eugenio Aliquò nell’ordinanza, aveva una capacità di “influenzare il normale sviluppo dell’azione amministrativa, impedendo che la stessa potesse manifestarsi attraverso l’osservanza delle regole dell’imparzialità”.

             Giuseppe Lazzaro

Edited by, mercoledì 20 marzo 2024, ore 16,30. 

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