Op. “Nebrodi 2”: Conferenza stampa, Antoci, Prefetto, Scandurra. I commenti

Nel day-after dell’operazione “Nebrodi 2” (vedere servizi collegati e postati sul link Cronaca) raccogliamo e pubblichiamo una serie di commenti: una sintesi della conferenza stampa di ieri mattina (foto in alto il tavolo), dell’ex presidente del Parco dei Nebrodi GIUSEPPE ANTOCI, del Prefetto di Messina COSIMA DI STANI e del vice presidente nazionale Sos Impresa-Rete per la Legalità GIUSEPPE SCANDURRA. Il servizio…

LA CONFERENZA STAMPA IN SINTESI

«Una scelta non casuale, con un forte valore simbolico per rappresentare la vicinanza dello Stato a questo territorio». Si rivolge alla gente onesta di Tortorici e dei Nebrodi il Procuratore aggiunto di Messina Vito Di Giorgio durante la conferenza stampa, che si è svolta ieri mattina alla caserma della Stazione dei carabinieri di Tortorici. «Essere qui – ha detto il dott. Di Giorgio -, significa che lo Stato è presente e continua il suo lavoro, è una presenza che va vista non solo in funzione repressiva di condotte che hanno rilevanza penale ma, soprattutto, in funzione di vicinanza a questo territorio che deve essere considerato un territorio di gente onesta. Attività come quella di oggi si realizzano attraverso l’attività certosina di investigazione portata avanti da più forze di polizia ma possono essere realizzate anche con il contributo delle persone oneste che abitano questo territorio e che, anche alla luce dei risultati raggiunti negli ultimi anni, possono avere fiducia nelle forze di polizia e rivolgersi a loro». «C’è poi un altro significato – ha aggiunto il Procuratore aggiunto -, possiamo dire che tutte le forze di polizia sono dalla stessa parte, con obiettivi investigativi comuni, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. L’indagine si pone in linea di continuità con l’operazione “Nebrodi”, ha dimostrato come quell’organizzazione mafiosa nell’articolazione dei Bontempo Scavo e dei Batanesi ha continuato ad operare anche dopo quegli arresti e con le stesse modalità documentate nel 2020 ma c’è un elemento di novità – ha concluso Di Giorgio -: abbiamo dimostrato come i titoli collegati ai terreni siano stati reimpiegati con cessioni ad altri soggetti, più passaggi ci sono più diventa difficile risalire al titolare di quel titolo».

GIUSEPPE ANTOCI, ex presidente Parco dei Nebrodi

Grazie di cuore alla DDA di Messina, ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza e alla Polizia di Stato. L’operazione evidenzia, ancora una volta, in modo chiaro il contesto in cui ci siamo mossi in questi anni mettendo in luce le motivazioni per le quali la mafia, attraverso quel terribile attentato, voleva fermarmi. Nonostante la consapevolezza che, con questa ulteriore ed imponente operazione, l’odio e il rancore contro di me cresceranno ancora di più, è comunque tanta la felicità che provo oggi nel vedere che il nostro lavoro serva al Paese e alla lotta alla mafia. Se ho potuto completare il lavoro del Protocollo e poi della Legge lo devo a quei coraggiosi operatori della Polizia di Stato, gli uomini della mia scorta, che quella notte mi salvarono la vita. La mafia, come ulteriormente certifica questa importante operazione, voleva fermare tutto questo uccidendomi ma loro, quella notte, con coraggio e sprezzo del pericolo, rischiando la loro vita, lo hanno impedito. Lo Stato ha vinto, abbiamo colpito con un Protocollo, oggi Legge dello Stato, e con un’azione senza precedenti, la mafia dei terreni ricca, potente e violenta, pur rischiando la vita e perdendo la libertà mia e della mia famiglia. E’ una vita difficile e complicata ma giornate come questa danno l’assoluta certezza che ne vale la pena. Sì, lo Stato ha vinto e oggi ancora di più” conclude Antoci.

PREFETTO COSIMA DI STANI

Il Prefetto di Messina, Cosima Di Stani, ha espresso compiacimento per il lavoro svolto dai Ros dell’Arma dei Carabinieri unitamente al Comando Tutela Agroalimentare, alla Squadra Mobile della Questura di Messina e al Comando Provinciale della Guardia di Finanza, che hanno brillantemente condotto un’importante indagine, sapientemente diretta dalla Procura Distrettuale Antimafia di Messina, conclusa con l’operazione denominata “Nebrodi 2”, in continuità con la precedente operazione “Nebrodi”, scattata nel gennaio del 2020. Nella circostanza il Prefetto ha evidenziato che “la professionalità e l’efficacia delle delicate indagini svolte hanno consentito il perseguimento dell’importante risultato infergendo un ulteriore significativo colpo alle consorterie mafiose tortoriciane. La sicura capacità di contrasto dimostrata in numerose occasioni dalle forze dell’ordine contribuisce – conclude il Prefetto – a rasserenare la comunità locale e rappresenta motivo di consolidamento della fiducia dei cittadini nei riguardi delle forze di polizia e della magistratura”.

Il Prefetto ha quindi esteso al Procuratore Distrettuale Antimafia di Messina facente funzioni Rosa Raffa e alle forze dell’ordine che hanno brillantemente operato i sensi del suo sincero apprezzamento.

GIUSEPPE SCANDURRA

La nuova operazione antimafia condotta in provincia di Messina ed in particolare sui Nebrodi dagli uomini dell’Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato, coordinati dalla Procura Distrettuale Antimafia di Messina, ai quali esprimiamo indistintamente il nostro plauso e ringraziamento, rappresenta ancora una volta un forte ed importante segnale di presenza dello Stato sul territorio”, dichiara Giuseppe Scandurra, vice presidente nazionale Sos Impresa-Rete per la Legalità. «Non si tratta soltanto dell’ennesimo duro colpo inferto alla criminalità organizzata ma, soprattutto, di un’ulteriore affermazione dei valori di legalità e giustizia a garanzia della popolazione onesta del territorio nebroideo, che si contraddistingue per laboriosità, dedizione e professionalità nei vari contesti lavorativi ed imprenditoriali, e che non è più disposta a veder infangata la propria storia da quella frangia che pensa di prevaricarne diritti e libertà. Siamo particolarmente grati agli inquirenti che, nell’illustrare davanti agli organi di informazione i particolari dell’operazione brillantemente condotta, non hanno mancato di sottolineare la fondamentale importanza della denuncia da parte di decine di imprenditori che, in questa come in altre occasioni, hanno dimostrato coraggio affidandosi alle forze di polizia, denunciando soprusi e intimidazioni patite per lungo tempo, contribuendo così in maniera determinante a porre un freno al sistema criminale. Altresì prezioso dunque l’invito ribadito a tutti di denunciare le dinamiche illegali di cui eventualmente abbiano conoscenza. Sos Impresa-Rete per la legalità, con i coordinamenti nazionale e regionale ed attraverso le associazioni attive sul territorio, proseguirà quindi senza sosta nella propria attività di sensibilizzazione alla denuncia e di convincimento che soltanto scegliendo di fare squadra insieme alle Istituzioni dello Stato – conclude Scandurra – si possono raggiungere risultati sempre più straordinari nell’affermazione della dignità e della libertà delle persone».

          g.l.

Edited by, mercoledì 7 febbraio 2024, ore 11,03. 

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