Op. “Patti&Affari”: Appello del pm inammissibile, confermate assoluzioni per il sindaco Aquino+11. Ex dirigente Panissidi condannata

Dodici dei 16 imputati hanno avuto confermata l’assoluzione a conclusione del processo di secondo grado per l’operazione “PATTI&AFFARI”. Tra di loro conferma per il sindaco di Patti MAURO AQUINO (foto in alto), l’attuale presidente del consiglio comunale NICOLA MOLICA e l’ex sindaco di Librizzi RENATO CILONA. Disposto uno stralcio e una assoluzione in primo grado è stata ribaltata con una condanna a 1 anno e 6 mesi per l’ex dirigente del Comune di Patti LUCIANA PANISSIDI. Il quadro completo…

Appello del pubblico ministero dichiarato inammissibile. Assoluzione di primo grado confermata per il sindaco di Patti, avvocato Mauro Giuseppe Aquino, per il quale l’accusa aveva chiesto la pesante condanna a 6 anni di reclusione. Il tutto nel processo d’appello scaturito dall’operazione “Patti&Affari” e dove per altri imputati è stata confermata l’assoluzione, sempre perché l’appello del pm è stato dichiarato inammissibile. I giudici di secondo grado hanno poi rideterminato alcune pene, diminuendole e stralciato la posizione di Maria Tumeo, per sentire alcuni testi. Decise anche alcune prescrizioni e due conferme della sentenza di primo grado. La “Patti&Affari” ha visto al centro gli appalti dei servizi socio-assistenziali nel Distretto socio-sanitario D30 della zona tirrenica messinese in un vasto arco temporale, tra il 2008 ed il 2013 e che in primo grado registrò ben 22 assoluzioni su 29 imputati, adesso erano 16 in appello. Le accuse contestate a vario titolo andavano dall’associazione a delinquere finalizzata a reati contro la pubblica amministrazione alla turbativa d’asta, dalla frode in pubblici servizi all’abuso d’ufficio e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

LA SENTENZA D’APPELLO

Questa la sentenza della Corte d’Appello di Messina (presidente Alfredo Sicuro) con, tra parentesi, la decisione di primo grado emessa, dal collegio giudicante del tribunale di Patti, il 29 giugno 2019:

Michele Cappadona assolto per ricorso inammissibile e prescrizione per alcuni reati (1 anno di reclusione e 500 euro di multa oltre al pagamento delle spese; pena sospesa); Giuseppe Catalfamo assolto per non avere commesso il fatto (1 anno di reclusione e 400 euro di multa, pena sospesa); Salvatore Colonna, impiegato comunale, condanna a 3 anni (6 anni e 4 mesi di reclusione, più interdizione dai pubblici uffici per la durata di 5 anni); Giuseppe Giarrizzo confermata condanna a 1 anno con pena sospesa (1 anno di reclusione e pagamento di 400 euro di multa, pena sospesa); Tindaro Giuttari condanna rideterminata in 1 anno e 6 mesi, pena sospesa (2 anni di reclusione oltre al pagamento delle spese; pena sospesa); Carmelo Raneri condanna confermata a 1 anno, pena sospesa (1 anno di reclusione e pagamento di 400 euro di multa; pena sospesa). Per intervenuta prescrizione non si era proceduto in primo grado nei confronti di Salvatore Giordano.

Assoluzione confermata, per ricorso inammissibile del pm, per:

il sindaco di Patti Mauro Aquino; il presidente del consiglio comunale di Patti Nicola Molica (al tempo dei fatti assessore ai Servizi sociali); Antonino Caleca; Renato Cilona (ex sindaco di Librizzi); Gaetano Di Dio Calderone; Nicola Giuttari (ex consigliere comunale di Patti); Francesco Gullo (ex vice sindaco del Comune di Patti); Antonino Lena (ex assessore comunale).

Ribaltata la sentenza di assoluzione riportata in primo grado per Luciana Panissidi, ex dirigente del comune di Patti, condannata per due casi di corruzione, riqualificati come truffa, a 1 anno e 6 mesi (pena sospesa). Infine la posizione di Maria Tumeo, assolta in primo grado, è stata stralciata perché la Corte d’Appello vuole risentire due testi.

          Giuseppe Lazzaro

Edited by, mercoledì 16 settembre 2020, ore 12,04. 

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