Salute&Benessere: La Giornata Mondiale del Diabete, proteggi la tua famiglia

E’ incentrata sulla Giornata Mondiale del Diabete, svoltasi il 14 novembre, la puntata n. 128 della rubrica “Salute&Benessere” curata dalla dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova. Ovviamente al centro dell’attenzione il diabete, malattia diffusa visto che preoccupa il fatto che molti non sanno di averlo. Consigli, prevenzione, cura…

La Giornata Mondiale del Diabete è stata creata dalla Federazione Internazionale del Diabete (IDF) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1991 in risposta alla crescente sfida alla salute posta dal diabete. Si tiene ogni anno il 14 novembre che corrisponde alla data di nascita di Frederick Banting (il co-scopritore dell’insulina con Charles Best nel 1922). In Italia, la Giornata mondiale del diabete è organizzata ogni anno da Diabete Italia (www.diabeteitalia.it) che nel 2017 ha ricevuto la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica per l’organizzazione e per l’impegno nella lotta al diabete. Il tema della Giornata Mondiale del Diabete 2019 è Famiglia e Diabete, volendo in particolare ricordare l’importanza dei controlli preventivi e di un sano stile di vita per prevenire questa malattia. E’ allarmante, in questi ultimi anni, l’incremento dei malati di diabete in Europa, in Italia e anche nella nostra Sicilia, dove è ancora più preoccupante il fatto che molti malati non sanno di esserlo. E’ importante avere una diagnosi precoce del diabete, perché, per tempo, si può trovare la cura. In Italia, in base ai dati ISTAT, si è stimata una prevalenza del diabete noto pari al 5,3% (5,4% negli uomini, 5,2% nelle donne) pari a oltre 3 milioni di persone. La prevalenza aumenta al crescere dell’età fino a un valore di circa il 20% nelle persone con età uguale o superiore a 75 anni. La prevalenza è mediamente più bassa nelle regioni del nord (4,7-4,5%) rispetto a quelle del Sud e delle Isole (6,1%-5,8%). L’ulteriore problema è che i dati si riferiscono ai casi noti; sono purtroppo frequenti i pazienti che non sanno di essere malati. Per questo è importante rivolgersi al proprio medico e fare delle analisi del sangue per comprendere il proprio stato di salute e se si è a rischio. In realtà, quando parliamo di diabete, dobbiamo distinguere tra due tipi di malattia che sono fondamentalmente differenti, il diabete mellito di:

  • tipo 1 (detto anche diabete immuno-mediato) che costituisce circa il 10% dei casi, con un’età di insorgenza molto giovane (bambini-adolescenti) e ha una sintomatologia all’esordio molto acuta;
  • tipo 2 (detto anche diabete non immuno-mediato o dell’adulto) che costituisce circa il 90% dei casi, si sviluppa negli adulti ed esordisce in modo sfumato e graduale.

Mentre il diabete mellito di tipo 1 non è, purtroppo, ad oggi prevedibile e va curato subito con l’insulina, quello di tipo 2 si può prevenire e correggere con gli stili di vita. Pertanto è importante la prevenzione. L’insorgenza del diabete di tipo 2, infatti, come per altre patologie croniche (malattie cardiovascolari, tumori, malattie respiratorie croniche), è correlata alla presenza, oltre che di fattori ereditari, anche di fattori di rischio quali, ad esempio, l’obesità e il sovrappeso, la sedentarietà, lo scarso consumo di frutta e verdura o l’abuso di alcol, che, unitamente a ipercolesterolemia e ipertensione arteriosa, sono responsabili del 60% della perdita di anni di vita in buona salute in Europa e in Italia. E’ importante, pertanto, ricordare che il diabete di tipo 2, che costituisce, come visto, la stragrande maggioranza dei casi, è prevenibile principalmente modificando gli stili di vita delle persone a rischio, con particolare riguardo alla nutrizione, con un regime alimentare individuale prescritto da un professionista.

Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.

Isabella Salvia

I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.

Edited by, venerdì 15 novembre 2019, ore 18,50. 

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