SALUTE&BENESSERE: OCCHIO ALLA SPESA

Riprende, con la sicurezza alimentare (vedere primo servizio in merito risalente a venerdì 11 novembre scorso), l’importante argomento proposto ai numerosi lettori dalla dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova ed esperta di medicina in generale, nella settimanale rubrica “Salute&Benessere”. Tema della settimana: occhio alla spesa…

Continuiamo oggi a parlare di sicurezza alimentare grazie al supplemento “Natura”, rivista di ambiente e territorio dell’Arma dei Carabinieri.

Abbiamo visto tramite il noto chef Alessandro Borghese che la corretta gestione degli alimenti non solo evita problematiche alla salute, ma dà forma a cibi ben conservati e offre la possibilità di servire piatti migliori.

Oggi vediamo quando scatta un richiamo.

La presenza di un contaminante oltre i limiti di legge o di un corpo estraneo, riporta il supplemento, impone il ritiro dal mercato del prodotto confezionato.

Il richiamo da parte dell’OSA (Operatori del settore alimentare) può avvenire per rischio microbiologico (listeria o salmonella, e ricordiamo a tal proposito i recentissimi richiami di wurstel proprio per listeria che hanno causato diversi morti), per rischio chimico, quando ad esempio viene rilavato un metallo pesante o un pesticida oltre la concentrazione ammessa dalla normativa, o per rischio fisico (presenza accidentale di elementi estranei all’interno del cibo).

La normativa, nazionale e comunitaria, impone alle aziende una serie di prassi igienico-sanitarie e di controlli preventivi necessari per immettere in commercio i prodotti.

Qualora venga accertata una non conformità degli alimenti, gli OSA hanno l’obbligo di informare i consumatori e di ritirare dalla vendita i prodotti contaminati.

Dal gennaio 2017, continua il supplemento Natura, le aziende sono tenute a diffondere il richiamo attraverso la cartellonistica da apporre nei punti vendita, e a pubblicarlo nella specifica area del sito istituzionale del Ministero della Salute accessibile dalla home page.

Naturalmente, la sicurezza alimentare non è affidata alle sole aziende, anzi, potremmo dire che l’auto-controllo si aggiunge alle ispezioni ufficiali svolte da Autorità sanitarie e Forze dell’Ordine.

Quando a seguito di ispezioni viene riscontrata una non conformità della merce si avviano le procedure giudiziarie del caso.

I controlli dei NAS riguardano l’intera filiera dal campo alla tavola.

Le aree di intervento sono quelle della sicurezza alimentare, verificando la salubrità ma anche la tracciabilità dei prodotti di origine animale, vegetale e delle bevande, veterinaria, sanitaria e farmaceutica.

Solo nel 2021 in ambito alimentare l’attività svolta dai NAS è consistita in oltre 27mila controlli, con 8.248 esiti non conformi, 10,5 milioni di euro di violazioni contestate e 700 persone deferite all’Autorità Giudiziaria.

L’operato dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità nello stesso anno ha portato al sequestro di circa 1,5 milioni di confezioni non a norma, per un valore di quasi 50 milioni di euro.

Le ispezioni condotte dal Comando, conclude il supplemento Natura, avvengono in tutte le fasi della filiera, dalla produzione primaria alla trasformazione e distribuzione, fino alla vendita, e si concentrano sulla verifica del rispetto da parte degli operatori del settore dei disciplinari di produzione per le Denominazioni e le Indicazioni Protette, sul controllo dei metodi di produzione biologica, sulla correttezza dell’etichettatura, dell’attribuzione del Paese d’origine della materia prima e del metodo di lavorazione”.

Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.

ISABELLA SALVIA

I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.

Edited by, venerdì 25 novembre 2022, ore 15,00. 

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