Salute&Benessere: Una dieta contro il dolore?

Dieta. E’ ancora questo l’argomento scelto per la settimana dalla dottoressa ISABELLA SALVIA (foto in alto), nutrizionista con studio in Torrenova, che cura la rubrica “Salute&Benessere” giunta alla puntata n. 68. In particolare c’è una dieta contro il dolore? L’interrogativo è spiegato nel servizio…

Una importante percentuale della popolazione mondiale soffre di dolori cronici, come quelli causati dall’artrosi, la più frequente malattia articolare. Esiste una dieta che possa alleviare o ridurre il dolore? A questa domanda ha dato risposta un recente studio di un gruppo di ricercatori italiani, che è stato pubblicato sulla rivista internazionale “Nutrition Research Review”. Partendo dal presupposto che l’infiammazione cronica di basso grado e lo stress ossidativo sono fattori determinanti nel dolore cronico, gli studiosi hanno selezionato oltre 170 ricerche che analizzano una correlazione fra l’assunzione di un alimento (o di un suo componente) e indici infiammatori (come le citochine) o ossidativi (come gli enzimi antiossidanti). Per avere un quadro ancora più completo, hanno considerato pure le decine di studi che dimostravano la correlazione tra un alimento e la sensazione di dolore rilevata con apposite scale. Si è pertanto notato che bassi livelli di vitamina D sono correlati ad un aumento della sensibilità al dolore a livello centrale. Inoltre si è contrato come il consumo di frutta e verdura sia associabile a una riduzione di alcuni indici infiammatori, che aumentano invece in caso di una forte presenza di carni rosse o alimenti ad alto indice glicemico (come quelli a base di farine raffinate o ricchi di zuccheri).

Lo studio ha dato allo specialista della nutrizione una risposta chiara: anche una dieta giusta può contribuire ad alleviare il dolore!

Occorre però ricordare che i risultati si basano sulla biochimica di ognuno di noi. E’ noto, infatti, che ogni essere umano è differente non solo caratterialmente, ma anche nel suo metabolismo, che è influenzato da vari fattori, anche in un soggetto sano. Troveremo un valido supporto contro il dolore soltanto dopo un’accurata visita presso un professionista abilitato, poi iniziando un piano alimentare personale, successivamente controllando e misurando mensilmente i risultati ed eventualmente aggiustando il tiro. Non esistono “bacchette magiche”, né “diete miracolose fai da te”, che, anzi, possono rivelarsi pericolose.

Un piano alimentare individuale che allevi il dolore è il frutto di determinati esami fatti da professionisti (biologo nutrizionista, medico dietologo o dietista), come il risultato degli esami ematici, delle circonferenze, della plicometria, della biopedenziometria o della adipometria, strumenti che da tempo utilizzo con successo nella mia attività di biologo nutrizionista.

Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.

Isabella Salvia

I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.

Edited by, venerdì 31 agosto 2018, ore 19,12.

 

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