Sicilia: Arrestati imprenditori, dirigenti, comandante Polizia Locale di diversi comuni per corruzione

Una storia di corruzioni e favori per ottenere commesse pubbliche nel settore dei servizi sociali travolge imprenditori e funzionari di diversi comuni siciliani. Sono 12 le misure cautelari eseguite delle quali con 3 persone arrestate in carcere, 6 ai domiciliari e 3 sospese dal servizio nel blitz dei carabinieri della Compagnia di Partinico. In manette sono finiti anche il comandante della Polizia Locale di Agrigento e un ex sindaco di Partinico. Foto in alto GIUSEPPE GAGLIO, ideatore del fenomeno “Borgo Parrini” e arrestato. Il servizio sul link Sicilia News…

Una storia di corruzioni e favori per ottenere commesse pubbliche nel settore dei servizi sociali travolge imprenditori e funzionari di diversi comuni siciliani. Sono 12 le misure cautelari applicate dal Gip Elisabetta Stampacchia su richiesta della Procura di Palermo: 3 persone arrestate in carcere, 6 ai domiciliari e 3 sospese dal servizio nel blitz dei carabinieri della Compagnia di Partinico.

L’elenco degli arrestati in carcere vede in prima fila Giuseppe Gaglio, 61 anni, di Partinico, ideatore e promotore del fenomeno “Borgo Parrini” che, con un vero e proprio “boom”, ha attirato migliaia di turisti per ammirare casette ricoperte di mosaici e maioliche che ricordano il lavoro di Gaudì. Gaglio è legale rappresentante e presidente del Consiglio d’amministrazione della società cooperativa “Nido d’argento”. Sarebbe stato lui, secondo la ricostruzione del Procuratore di Palermo Maurizio De Lucia e del Procuratore aggiunto Paolo Guido, ad avvicinare e corrompere i pubblici ufficiali affinché ottenesse appalti nel settore del sociale da diversi comuni siciliani: dall’assistenza agli anziani ai centri estivi. Fino al 2022 è stato presidente del Consiglio direttivo e rappresentante dell’associazione “Borgo Parrini” dove ci sono stati gli incontri con “funzionari e dirigenti collusi”. Si parla di soldi, assunzioni, costosi gioielli con smeraldi, cene in ristoranti di lusso, panettoni, profumi Lancome e Acqua di Parma, olio d’oliva.

In carcere sono finiti, oltre a Gaglio, anche Massimiliano Terzo (suo stretto collaboratore) e Gaetano Di Giovanni (ex dirigente dei Servizi alla persona del comune di Agrigento ed ex del Distretto socio- sanitario agrigentino, oggi comandante della Polizia Locale). Arresti domiciliari per Giuseppe Chiaramonte (dipendente della “Nido d’argento”), Francesco Chiavello (ex dipendente della cooperativa), Maria Pia Falco (dipendente del comune di Marsala), Salvatore Lo Biundo (ex sindaco di Partinico), Aldo Raimondi (responsabile del settore politiche sociali del comune di San Cataldo). Ancora da eseguire l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un altro indagato del comune di Marsala e ora in pensione.

Sospensione dall’esercizio del pubblico impiego per Maria Rita Milazzo (responsabile dell’ufficio politiche sociali del comune di Balestrate), Michela Sclafani (funzionaria dell’ufficio politiche sociali della Città Metropolitana di Palermo) e Antonio Geraci (membro della commissione aggiudicatrice di una gara bandita dal comune di Gela).

          g.l.

Edited by, giovedì 11 aprile 2024, ore 10,33. 

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