Trapani: Confiscato il tesoro di Jonny Luppino, il “re” delle scommesse

I giudici della Sezione Misure di prevenzione del tribunale di Trapani hanno disposto la confisca di parte del patrimonio del cosiddetto “re” delle scommesse, Calogero Jonny Luppino (foto in alto).

I sigilli sono stati apposti ad aziende e immobili intestati a Luppino e alla moglie Pala Maggio. Per l’imprenditore, ritenuto «socialmente pericoloso», è stata decisa anche la sorveglianza speciale per 3 anni e mezzo da scontare se diventerà definitiva la condanna subita in primo grado a 18 anni per mafia, estorsione e intestazione fittizia di beni.

Quando ci fu la perquisizione in casa di Luppino i carabinieri trovarono nell’abitazione a Tre Fontane, frazione marinara di Campobello di Mazara, otto lingotti e centinaia di migliaia di euro in contanti.

I giudici hanno disposto, invece, il dissequestro delle quote societarie di Alejandro Prado, Gianmarco Amoroso e Salvatore Giorgi.

Dissequestrata la ditta individuale di Antonino Tumbiolo con sede a Mazara del Vallo e alcuni immobili di Luppino e della moglie.

I lingotti erano conservati in cassaforte assieme a 51.000 euro in contanti. Altri 200.000 euro furono rinvenuti nella casa di via Cile nel ripostiglio, in camera da letto e dentro il lavabo del bagno nascosti in dei sacchetti sottovuoto, oltre che in mansarda e in macchina.

Alejandro Prado, Gianmarco Amoroso e Salvatore Giorgi, assistiti dagli avvocati Stefano Santoro e Fabrizio Cavallo, ai quali i giudici hanno dissequestrato le quote societarie, non erano co-indagati ma titolari delle quote della società “Lamp G Service” che gestiva scommesse on line. Per i giudici non sarebbero prestanome di Luppino (ANSA).

Edited by, mercoledì 28 dicembre 2022, ore 9,32. 

 

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