Gioiosa Marea: Maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione, assolto un 24enne

Il giudice del Tribunale di Patti ELEONORA VONA ha assolto BEN REJEB WEEL, di San Giorgio di Gioiosa Marea, dal reato di maltrattamenti in famiglia aggravato e tentata estorsione aggravata e continuata in danno dei genitori, dichiarando il non doversi procedere per le lesioni aggravate a causa del difetto della condizioni di procedibilità. Il giovane è stato difeso dall’avvocato CARMELO PORTALE (foto in alto). Il servizio…

Il giudice del Tribunale di Patti Eleonora Vona, all’esito dell’istruttoria e dei numerosi testimoni escussi, ha assolto, con formula piena, un giovane italiano ma di origini tunisine, Ben Rejeb Weel, 24 anni, residente, unitamente alla famiglia composta dai genitori e da altri due fratelli minori, a San Giorgio, frazione di Gioiosa Marea, dal reato di maltrattamenti in famiglia aggravato e tentata estorsione aggravata e continuata in danno dei genitori, dichiarando il non doversi procedere per le lesioni aggravate a causa del difetto della condizioni di procedibilità. L’imputato è stato difeso dall’avvocato Carmelo Portale che, al termine della requisitoria, ha chiesto al giudice l’assoluzione per il proprio assistito.

I fatti si sarebbero verificati alcuni addietro. Nel capo A dell’accusa, quella dei maltrattamenti in famiglia aggravato e tentata estorsione aggravata e continuata, il giovane era stato accusato di avere maltrattato i genitori (il padre Adel Ben Rejeb e la madre Fatma Zoglami) con ripetuti atti di violenza fisica, morale e psicologica e liberi sfoghi di rabbia verso i due minori (i fratelli) presenti. Il tutto, avvenuto a San Giorgio di Gioiosa Marea, dal 2015 all’aprile 2017.

Sempre a San Giorgio, il 28 aprile 2017, l’imputato avrebbe lanciato il proprio cellulare alla madre, spintonandola e sbattendola contro il pavimento cagionandole contusioni alla spalla con due giorni di prognosi refertati al pronto soccorso dell’ospedale “Barone Romeo” di Patti. Le continue aggressioni, come si legge nel capo d’imputazione, erano tese ad ottenere dai genitori indebite somme di denaro.

           Giuseppe Lazzaro

Edited by, mercoledì 21 giugno 2023, ore 15,07. 

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