Torrenova: Usura ai danni del titolare di Acqua Ambra. Condannata una imprenditrice a 3 anni e 6 mesi

Una condanna per una imprenditrice di Caltanissetta a 3 anni e 6 mesi+12.000 euro di multa, un non doversi procedere, due prescrizioni e un’assoluzione. Questa la sentenza emessa dal collegio giudicante del Tribunale di Patti (foto in alto) a conclusione del processo di primo grado di una vicenda di usura che ha visto quale presunta vittima il titolare dell’azienda Acqua Ambra di Torrenova…

Il collegio giudicante del Tribunale di Patti (presidente Mario Giuseppe Samperi, a latere Marialuisa Gullino e Edoardo Zantedeschi), ha condannato Maria Carla Rinaldo, imprenditrice di Caltanissetta, per il reato di usura aggravata ai danni di un noto imprenditore di Torrenova, titolare dell’azienda Acqua Ambra. La donna è stata condannata alla pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione, oltre a 12.000 euro di multa ed al pagamento delle spese processuali. Disposta anche la confisca di somme di denaro, beni ed altre utilità in sua disponibilità per un importo pari a 48.000 euro. Maria Carla Rinaldo è stata anche condannata al risarcimento del danno nei confronti della parte civile costituitasi con l’assistenza dell’avvocato Decimo Lo Presti. Il risarcimento, in sede civile, si avrà solo se e quando la condanna dovesse essere definitiva.

Per un altro capo di imputazione è stato dichiarato il non doversi procedere per la stessa Rinaldi unitamente a Vincenzo Tumminelli e nei confronti di Alessandra ed Elisabetta Di Dio per intervenuta prescrizione mentre è stato assolto, per non avere commesso il fatto, Emanuele Bruzzaniti. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni.

        g.l.

Edited by, venerdì 21 ottobre 2022, ore 12,17. 

 

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