Tredici indagati per la morte di Elisa Pierangioli (di Galati Mamertino) dopo il parto

Sono tredici, del personale medico diviso tra gli ospedali “Buccheri La Ferla” di Palermo, “Fogliani” di Milazzo e Sant’Agata Militello, gli indagati nell’inchiesta aperta dal sostituto procuratore di Barcellona VERONICA DE TONI sulla morte di ELISA PIERANGIOLI (foto in alto), la 40enne, originaria della provincia di Grosseto ma residente a Galati Mamertino, avvenuta la settimana scorsa per setticemia dopo avere partorito una bambina (che sta bene). Tra domani e giovedì l’autopsia. Il servizio…

La Procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha aperto un’inchiesta sul decesso della quarantenne Elisa Pierangioli, originaria della provincia di Grosseto ma residente a Galati Mamertino dove viveva con il marito Gianni Bontempo, morta mercoledì scorso all’ospedale “Fogliani” di Milazzo dove era giunta in condizioni critiche, quattro giorni dopo il parto avvenuto a Palermo, per una grave setticemia.

Elisa nel giorno delle nozze con il marito Gianni Bontempo

In attesa dell’esame autoptico che sarà eseguito verosimilmente tra mercoledì 25 e giovedì 26, il magistrato titolare dell’indagine, il sostituto procuratore Veronica De Toni, ha iscritto nel registro degli indagati 13 persone, tutti medici degli ospedali di Palermo, Sant’Agata Militello e Milazzo, con l’ipotesi di accusa di responsabilità colposa per morte in ambito sanitario. Un atto dovuto proprio in vista dell’autopsia che sarà eseguita dalla dottoressa Elvira Ventura Spagnolo dell’Istituto di medicina legale di Messina. Il pm ha anche nominato due ulteriori consulenti: il ginecologo Antonio Luciano e il dott. Antonio Cascio, specialista in malattie infettive. L’intento è quello, insomma, di fare la massima chiarezza su quanto accaduto nel giro di poco più di venti giorni quando la donna ha partorito una splendida bimba, di nome Maria Paola e che sta bene, all’ospedale “Buccheri La Ferla” di Palermo, iniziando però ad accusare una serie di problemi di salute mai risolti che hanno portato al tragico epilogo.

Al “Fogliani” di Milazzo la donna era giunta d’urgenza il 31 marzo scorso proveniente dal pronto soccorso dell’ospedale di Sant’Agata Militello dove si era presentata alle prime ore del mattino, lamentando forti dolori al ventre. Aveva partorito con taglio cesareo, quattro giorni prima a Palermo, all’ospedale “Buccheri La Ferla” e dopo altri due giorni di degenza era stata dimessa tornando nella sua abitazione di Galati Mamertino. Poiché i dolori non accennavano a diminuire, la decisione di rivolgersi ai sanitari di Sant’Agata che a loro volta hanno ritenuto opportuno trasferirla a Milazzo. Giunta al pronto soccorso del “Fogliani” è stata sottoposta a visita presso il reparto di Ostetricia e poi a consulenza chirurgica, al termine del quale si è deciso di portarla in sala operatoria. Al termine dell’intervento la donna è stata portata in rianimazione dove è deceduta mercoledì 19 aprile, alle 6 del mattino, per uno “shock settico” (infezione). Un’autentica tragedia per i congiunti che si sono rivolti ai carabinieri della Compagnia di Milazzo che hanno proceduto al sequestro della cartella clinica informando la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto che, come detto, ha aperto un fascicolo d’indagine.

           Giuseppe Lazzaro

Edited by, lunedì 24 aprile 2023, ore 10,38.

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