Capo d’Orlando: Tentato omicidio, condanna definitiva a 12 anni. Eseguito l’ordine di carcerazione per un 53enne

È definitiva la condanna a 12 anni di reclusione nei confronti di AGOSTINO GALATI (foto in alto), di Capo d’Orlando, accusato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione ai danni di un vicino di casa, FABIANO CALANNA, costituito parte civile con l’assistenza dell’avvocato ALESSANDRO NESPOLA. La Cassazione ha rigettato il ricorso e l’imputato è stato già arrestato e tradotto in carcere. Al centro della vicenda, accaduta nel 2014, l’allora moglie del Galati. Il servizio…

GIUSEPPE LAZZARO

È definitiva la condanna a 12 anni di reclusione nei confronti di Agostino Galati, 53 anni, di Capo d’Orlando, accusato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione ai danni di un vicino di casa. La Prima sezione penale della Corte di Cassazione ha infatti rigettato il ricorso proposto dai legali difensori dell’uomo la cui pena era stata disposta nel gennaio 2022 dalla Corte d’Appello di Messina che, a sua volta, aveva confermato in toto la sentenza emessa in primo grado dal collegio giudicante del Tribunale di Patti nel novembre 2020. Sabato pomeriggio i carabinieri della Stazione di Capo d’Orlando hanno eseguito l’ordine di carcerazione e accompagnato e rinchiuso il Galati nella Casa circondariale “Madia” di Barcellona Pozzo di Gotto. La parte civile costituita, Fabiano Calanna, di Capo d’Orlando, cui il Tribunale di Patti aveva riconosciuto una provvisionale immediatamente esecutiva di 20.000 euro, è stata assistita e difesa dall’avvocato Alessandro Nespola.

LA VICENDA

I fatti accaddero la sera del 5 ottobre 2014 a Capo d’Orlando quando giungeva al 112 una chiamata da parte di un operatore sanitario della guardia medica di via Mancini dove il medico segnalava la presenza di una persona, Fabiano Calanna, il quale si era ivi recato per farsi medicare in quanto presentava delle ferite lacero-contuse in varie parti del corpo e, in particolare, sul capo ed all’altezza dell’addome. Lo stesso medico riferiva che il paziente aveva dichiarato le generalità dell’autore dell’aggressione. Mentre la vittima veniva trasportata con un’ambulanza presso l’ospedale di Sant’Agata Militello per ulteriori accertamenti, temendo che la situazione degenerasse, i carabinieri della Stazione di Capo d’Orlando si recavano presso l’abitazione dell’autore indicato dalla vittima. I militari dell’Arma, dopo averlo rintracciato, lo conducevano in caserma per ulteriori verifiche. Nel contempo effettuavano il sopralluogo sul posto dove era avvenuta l’aggressione, in contrada Forno Alto, reperendo i corpi contundenti utilizzati per colpire più volte la vittima. I militari, oltre a rinvenire una leva in ferro di 48 centimetri posta sotto sequestro e risultata l’oggetto dell’aggressione, rilevavano a terra varie macchie di sangue il che dimostrava che lì, in effetti, poco prima era avvenuta l’aggressione raccontata dalla vittima. Quindi veniva arrestato Agostino Galati con l’accusa di tentato omicidio. L’alterco fra i due, il Galati e il Calanna, sarebbe stato causato da motivi di natura sentimentale con, al centro della vicenda Daniela, la moglie del Galati che, poi, si legò sentimentalmente al Calanna.

Edited by, domenica 12 febbraio 2023, ore 11,35. 

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